Sicurezza farmacia: abuso videosorveglianza una violazione privacy

0
1255

ristrutturazione-impianto-videoLa frequenza della casistica di rapina ai danni di una farmacia non può, e non deve, rappresentare una giustificazione, oltre che un alibi, per quanto concerne l’utilizzo di meccanismi e modalità di videosorveglianza su livelli di iper-presenza capaci di violare la privacy di utenti e soprattutto dipendenti. A stabilirlo, fornendo un’importante indicazione alle farmacie oggetto di frequenti rapine, è stato il Garante per la Privacy in uno specifico provvedimento di riferimento del 20 Novembre scorso.

Il caso, n.559, aveva visto l’analisi di una specifica situazione maturata in una farmacia oggetto di 17 rapine dal 1982 ad oggi spingendo il titolare nell’utilizzo di meccanismi e reti di videosorveglianza senza però tenere conto delle dovute normative. Nella fattispecie la farmacia vantava un totale di dieci telecamere non afferenti ad una società specializzata per la raccolta e gestione delle immagini catalogate, solo due telecamere erano infatti sottoposte a tale trattamento, svelando anche l’assenza di una dettagliata informativa rivolta ai dipendenti verso cui la violazione della privacy si è protratta in base allo statuto dei lavoratori del dlgs 300/1970. Dopo una prima ispezione, tra l’altro, il titolare aveva fornito anche falsa dichiarazione asserendo la piena regolarità di tutte le telecamere presenti in farmacia, certificate come otto, con una dichiarazione di consenso firmata dai dipendenti risultati però esclusivamente “per ricevuta e presa visione” oltre che priva da data specificata.

Dopo un’accurata valutazione il Garante della Privacy ha disposto riorganizzazione dell’attuale stato delle cose imponendo alla farmacia, in circa 60 giorni, la modifica della rete di videosorveglianza tramite disposizione di responsabilità di trattamento da designare a Securitalia, oltre che la presentazione ai dipendenti danneggiati di una dettagliata informativa con tutti gli elementi definiti dall’articolo 13 del Codice dlgs 196/03. L’importanza di tale verdetto diventa primaria sia per quanto riguarda l’attualità dei problemi di videosorveglianza spinti dal tasso di rapine che dalle sanzioni che, in caso di non ottemperanza delle disposizioni, possono indurre anche ad una multa di 180 mila euro.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here