Un quinto dei casi di insufficienza epatica che porta al trapianto di fegato deriva dall’overdose di paracetamolo. Il dato emerge da uno studio pubblicato dal British Journal of Clinical Pharmacology sulla base di una ricerca effettuata su sette paesi europei.
Nella sostanza il confronto tra i tassi di ALFT dovuta a paracetamolo all’interno di un paese hanno trovato una variazione di 200 volte su base pro capite e una variazione di 20 volte per farmaco venduto.
Dei sette paesi considerati, l’Italia è la nazione con il più basso numero di casi.
Lo scopo dello studio è la valutazione del sovradosaggio ALFT all’interno dello studio multinazionale “Study of Acute Liver Transplantation” SALT, richiesto dall’Agenzia europea dei medicinali.
L’analisi, su tre anni, ha mostrato un tasso medio di 1 ALFT su 6milioni di abitanti. Più alto il tasso in Irlanda: 1 su 286mila, in Italia il tasso più basso 1 su 180milioni.
Il 75% delle persone in overdose da paracetamolo ha tentato il suicidio.
Gli autori dello studio non hanno trovato relazione tra l’uso procapite di paracetamolo e il rischio di sovradosaggio ALFT pro capite o per tonnellata.
La Francia è risultata essere la nazione con il più alto tasso di utilizzo (51 tonnellate per milione di abitanti), il Portogallo lo stato con il tasso più basso (3.5 tonnellate per milione di abitanti) ma i tassi più alti di sovradosaggio di farmaco venduto pro capite erano Irlanda e Regno Unito.