Farmaci prescrivibili: affaire regionale da un miliardo e mezzo di euro l’anno. A dicembre scorso il ‘Patto per la salute’ prometteva di rivoluzionare l’intero sistema sanitario. A sei mesi da quella scadenza la Babele è tutta ancora da districare. E le esenzioni sono ancora molto scarse.
Attraverso le nuove regolamentazioni per le esenzioni si è giunti alla supremazia regionale su scala nazionale: ogni ente regionale, infatti, applica le proprie tariffe che cambiano in maniera vertiginosa e si moltiplicano da Bolzano a Empoli anche otto volte.
Tra la quota fissa sulla ricetta e sulla confezione la differenza da pagare tra farmaco generico e brandizzato è un rebus. Proprio perché ogni regione ha il suo ‘tariffario’. Anche per la quota sulle singole confezioni il discorso non cambia: è variabile da una regione all’altra. Così il ministro Lorenzin: «Il lavoro è complesso ma sta andando avanti. L’obiettivo prefissato è quello di dare al cittadino un sistema di compartecipazione alla spesa equo e legato alle reali possibilità economiche di ognuno di dare il proprio contributo alla sanità pubblica».