Asl Napoli 1: i conti non tornano. Dopo un’inchiesta pubblicata da Sanità 24, inserto del Sole 24 ore, sembra che la situazione, soprattutto per il ramo farmaceutico sia davvero difficile per la struttura sanitaria partenopea.
Partiamo dai fatti. E da documenti della Corte dei Conti. Le rimanenze sono attestate nell’ordine di poco superiore ai 13 milioni di euro.
Riportiamo dall’organo di controllo e garanzia: «Il magistrato istruttore chiedeva l’attestazione da parte del dirigente incaricato della corrispondenza del valore reale dei beni in rimanenza con quello dettagliatamente inventariato al 31/12/2012 e se l’inventario presente in azienda fosse debitamente aggiornato. Dalla risposta pervenuta non emerge l’esistenza di procedure di controllo interno idonee ad accertare che l’inventario di magazzino fornisca la ragionevole sicurezza che i dati in esso contenuti siano esenti da errori significativi, evidenziandosi carenza di opportune verifiche sui conti dei diversi soggetti (farmacie, reparti, magazzini, sedi) che gestiscono i beni dell’azienda. L’Asl rappresenta che intende avviare specifiche azioni quali la richiesta di conferma dati a terzi di merci dell’azienda e relativa riconciliazione con i propri dati. Nel prendere atto della programmazione dell’Asl, questa Corte ritiene necessario adottare, da parte della regione e dell’azienda sanitaria, l’adeguata definizione delle procedure di gestione, inventariazione, conservazione e distribuzione dei beni sanitari, custodia dei farmaci e dispositivi medici. In definitiva è necessario l’assegnazione di specifici compiti di servizio a ciascuna figura professionale».
E ancora: «Il responsabile di farmacia ospedaliera è operatore fondamentale del processo in esame in quanto prende in carico i beni mobili da terzi fornitori, li iscrive ad inventario, li assegna alle strutture operative che ti usano per l’espletamento dei propri compiti quali utilizzatori finali; il suo ruolo non dovrebbe essere limitato alla fase che va dall’ingresso dei beni nella farmacia alla consegna ai reparti ma deve essere esteso all’intero processo. Anche i rapporti tra farmacie ospedaliere e farmacia aziendale dovrebbero essere presi in considerazione in modo separato».
In ultimo: «E’ evidente la necessità di avviare una completa regolamentazione della disciplina di tutti i suoi agenti contabili attribuendo con formale provvedimento l’incarico consegnatario innescando in tal modo in capo a ciascuno, l’obbligo della resa del conto giudiziale. L’obbligo di resa del conto in generale degli agenti contabili delle aziende sanitarie e quindi anche dei responsabili delle farmacie aziendali anche del responsabile del magazzino esterno».