Contribuzione di solidarietà: da cinque a sette anni di disoccupazione. Questo l’argomento al centro del Consiglio nazionale dell’Enpaf che sta procedendo in questo senso.
L’ipotesi è di completare il percorso interno per l’autunno, in modo che possa essere approvato dai Ministeri vigilanti entro l’anno, così da partire per il 2016.
A tracciare il quadro Emilio Croce, presidente Enpaf: «Il Consiglio ha dibattuto sul tema e ha chiesto un ulteriore approfondimento per individuare le strade più percorribili» con un nuovo appuntamento «per il prossimo consiglio di ottobre. Ora valuteremo ancora meglio queste proposte».
I TEMPI
«Va considerato che tutto va fatto nel rispetto dell’equilibrio contributivo e le delibere approvate dal Consiglio devono essere poste al vaglio dei ministeri del Lavoro e dell’Economia, che devono approvarle. L’idea è di arrivare a un’indicazione da parte dei ministeri vigilanti «entro l’anno in modo che dal 2016 la delibera vada in porto».
E prima di chiudere «Ulteriori approfondimenti che riguardano sempre il versante dell’assistenza, che, in questa particolare congiuntura, assume un’importanza diversa rispetto a prima – in maniera che anche altre difficoltà vengono individuate – e che porteremo, in una modifica complessiva, alla riunione di ottobre».