Farmaci anti epatite C. In Toscana due aziende partecipano alla gara

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La gara per il farmaco anti epatite C imbastita dalla Regione Toscana è scaduta il 28 giugno. Due sono le aziende produttrici che hanno partecipato alla manifestazione di interesse. A renderlo noto direttamente la Regione, che nei prossimi giorni valuterà prezzo e tipologia di forte, oltre al profilo legale della questione.

La prima gara indetta dall’Ente di supporto tecnico amministrativo regionale per la fornitura di terapie farmacologiche per l’eradicazione del virus dell’epatite C nella popolazione toscana era andata deserta. La seconda procedura di gara, rispetto alla prima, ha eliminato il vincolo della ‘base d’asta’.

«Prendiamo atto delle due manifestazioni di interesse – commenta Stefania Saccardi, neo assessore alla sanità -. Faremo gli approfondimenti necessari per arrivare il prima possibile all’obiettivo di garantire il farmaco antiepatite C a tutti i pazienti toscani che ne abbiano necessità. La notizia della donna medico che ha fatto causa dopo essere stata costretta a sborsare 134mila euro per il farmaco antiepatite C per sé e per la figlia ci porta ad agire, non possiamo attendere i ricorsi per dare una risposta a bisogni primari di salute»

 

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