«Non sono antivaccino. Ma sono contro al mercurio e al thimerosal”. Con queste due frasi contenuti in un tweet l’attore americano Jim Carrey condanna, in maniera decisa, la scelta del governatore della California, Jerry Brown, che ha reso obbligatoria la vaccinazione dei bambini in età scolare a meno di esenzioni per motivi medici, per le malattie come il morbillo e la pertosse.
Una norme che pone fine alle esenzioni per motivi religiosi e personali.
«Il governatore della California – è ancora un tweet della star holliwoodiana – ha detto sì all’avvelenamento di un maggior numero di bambini con mercurio e alluminio grazie ai vaccini obbligatori. Questo fascismo deve essere fermato».
California Gov says yes to poisoning more children with mercury and aluminum in manditory vaccines. This corporate fascist must be stopped.
— Jim Carrey (@JimCarrey) 1 Luglio 2015
La legge, approvata con larga maggioranza in parlamento statale, ha visto l’opposizione di gruppi di genitori, contrari alle vaccinazioni per le malattie infettive come il morbillo.
«La scienza è chiara – ha risposto Brown – i vaccini proteggono sensibilmente i bambini da una serie di malattie infettive e pericolose». Norme simili negli Stati Uniti d’America si riscontrano in West Virginia e Mississipi.
Brown ha preso questa decisione dopo il focolaio di morbillo che ha infettato cento persone scoppiato a Disneyland e propagatosi fino al Messico.
Sulla scelta, determinanti sono stati i dati sanitari; il numero di bambini non vaccinati in California è aumentato grazie alla facilità con cui si poteva ottenere esenzione per motivi personali o religiosi. Nonostante ci siano prove a favore dei vaccini come misura essenziale per la protezione della salute pubblica, resta molto radicato il pregiudizio che li vuole pericolosi, soprattutto per i più piccoli.
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