Grecia di “fila in fila”: prima il bancomat, ora le farmacie – Inizia la psicosi da ‘Grexit’

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A settantadue ore dal referendum che potrebbe sancire l’uscita dalla Unione Europea della Grecia, la situazione in territorio ellenico sembra essere diventata quella di chi sta solo aspettando che la guerra abbia inizio.

Se nei giorni scorsi avevamo addirittura parlato di una possibile crisi umanitaria in una delle nazioni che ha portato l’Europa alla conoscenza del mondo, oggi le condizioni sembrano essere ancora più gravi.

Ed è corsa ad approvvigionarsi i farmaci. Una condizione delicatissima, sia per farmacisti che per distributori: entrambi stretti nella morsa di una insicurezza economico monetaria che mette tutti sullo stesso piano.

Berlino non cede e chiede ad Atene, prima di valutare eventuali concordati, l’esito del referendum. E intanto la paura dilaga. Con i distributori farmaceutici che accettano solo pagamenti anticipati e in contanti e i farmacisti costretti, in alcuni casi, alla serrata per evitare di essere “saccheggiati” da un popolo allo sbando.

L’uscita dall’Euro, per la Grecia, potrebbe portare condizioni al limite di un paese ancora in via di sviluppo. L’approvvigionamento dei medicinali diventerebbe molto difficile anche grazie al propagarsi del mercato parallelo di vendita.

E se ieri i greci facevano la fila allo sportello del bancomat, da ieri mattina, folle oceaniche sono in fila davanti alle farmacie per accaparrarsi le ultime medicine disponbili.

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