Farmaci innovati, Italia all’anno zero. In ritardo rispetto alla Germania di 390 giorni: un abisso

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214 giorni. Questo, mediamente il ritardo con cui un farmaco innovativo arriva in Italia rispetto alla media europea. Il confronto con la Germania, poi è impietoso: 390 giorni dopo.

Il dato fa dire a Scaccaborozzi nella sua relazione: “Abbiamo bisogno di un’Aifa (l’Agenzia del farmaco nazionale) che sia messa nelle condizioni di rilasciare le autorizzazioni in tempi ragionevoli. Anche per gli impianti produttivi”.

Rafforzare il suo organico tra l’altro non avrebbe impatto economico: «Queste risorse sarebbero a costo zero per via delle tariffe richieste alle imprese».
La farmaceutica, i suoi costi, sono uno dei pochi elementi sotto controllo e tracciati, sebbene siano solo il 15% della spesa sanitaria totale.

Riporta il presidente Farmindustria: «Un anno di assistenza farmaceutica costa in media 271 euro, mentre un giorno in ospedale circa 1000 euro. Per i vaccini per ogni euro speso il risparmio è di 24 euro per le malattie evitate».
A parte il solito accenno polemico verso i farmaci generici da registrare, le sperticate lodi al ministro della Salute Beatrice Lorenzin (“Straordinaria, appassionata, convincente”) e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti

Ma l’appuntamento degli industriali ha voluto inviare un messaggio di forza e fiducia a tutto il settore.

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