Dottor Porzio, con l’insediamento di Vincenzo De Luca alla presidenza della Regione Campania, crede si sbloccherà l’iter del concorso straordinario per l’acquisizione delle farmacie per la fine del 2015?
«Il concorso straordinario è proprio nato male in Campania sulla stregua del disastroso Concorso Ordinario. Quindi figuriamoci come possa essere velocizzato viste anche le già presenti incompatibilità nella commissione designata, di cui leggiamo. Facciamo un pò di storia dell’Ordinario prima. Sono alquanto esterrefatto dall’iter di questo Concorso, di cui abbiamo soltanto una Graduatoria Provvisoria pubblicata 2 anni fa. La Regione Campania ha subito dimostrato un interesse molto scarso per questo concorso.
Non voglio dare colpe ad alcuno perché le responsabilità sono a più livelli e di più persone: includo anche le responsabilità degli idonei. Oltre 700 persone potenziali vincitori ma agli incontri del Comitato Salvaguardia graduatoria Concorso Per Sedi Farmaceutiche 2009 presieduto dai colleghi Rocco Tanga e Angela Margiotta al massimo eravamo in 40. Io, da segretario del Comitato, sono sconvolto da così poco interesse nei confronti di un concorso che potrebbe cambiare in meglio molte vite. Evidentemente molti fanno i concorsi perché non hanno altro da fare. Lungaggini di ogni tipo hanno caratterizzato il percorso ‘acrobatico’ di questo ormai vecchio concorso. Ritardo per la definizione di una nuova graduatoria con il ricalcolo dei titoli di servizio (graduatoria mai pubblicata) perché il bando recitava una cosa e la commissione interpretava (anche in maniera giusta) a suo modo; parlo del part-time e del full-time dell’esercizio professionale. Lo spartiacque delle 20 ore lavorative che in tutti i concorsi regionali (escluso il concorso piemontese che equiparava qualsiasi orario di lavoro ai fini del punteggio) ha diviso full-time e part-time, in Campania (e quindi il punteggio pieno ed il 50% di esso) non ha avuto valore. 39 ore di part-time ad esempio in Campania sono part-time e basta mentre la commissione aveva stabilito con un criterio sacrosanto riportato anche nei concorsi straordinari part time fino a 20 ore lavorative. Nel bando ciò era stato omesso quindi nuovo lavoro per la commissione che ha dovuto rivedere tutti i titoli di servizio. Ecco solo un esempio del tempo che si è perso. Non oso immaginare cosa accadrà al Concorso Straordinario se lo spirito resta questo. Fine anno? Speriamo che De Luca risvegli la Regione prima per l’ordinario. Ci siamo stati molte volte e abbiamo notato una scarsità di personale per controllare i titoli globali di quasi i primi 200 concorrenti in graduatoria. Questo è l’iter che hanno scelto i dirigenti della Regione Campania, ma per fare un controllo così a tappeto occorre personale. Non credo che la Graduatoria del Concorso Straordinario possa essere pubblicata prima di fine 2016».
Come valuta, in questo momento storico, la possibilità di aprire nuove sedi con i requisiti richiesti dalle pratiche burocratiche in corso?
«L’attuale burocrazia crea sempre delle lungaggini ma oggi aprire una farmacia è comunque sempre interessante. E’ vero che gli utili sono variati in 20 anni da un 25/30% ad uno scarno 5/7% (10%nelle farmacie con gestione top e spese minime) ma nonostante tutto una vincita é sempre una soddisfazione. Parlo del concorso ordinario. Per lo straordinario, veramente un concorso che lascia senza parole per quanto é stato mal formulato, ho molte perplessità per le associazioni di 2,3,4 5 e addirittura 6 colleghi. Mi chiedono tutti e le associazioni? Appunto che posso dire; gente che non si conosce avrà il giusto equilibrio e la giusta costanza per convivere obbligatoriamente per 10 anni, magari in una regione diversa dalla propria? Si sopporteranno a vicenda spesso senza nemmeno essersi ben conosciuti? Spero di sì, perché ripeto ‘una vincita’ é sempre una ‘vincita’ (naturalmente se nella propria zona c’é popolazione: ma questa é un’altra storia). Detto questo in Campania sia per l’Ordinario che per lo Straordinario ci sono sedi molto interessanti. Ma soprattutto ci sono centinaia di sedi da aprire, buone o meno buone; ricordo solo che per rispettare l’attuale quorum di 3300 abitanti nella nostra Regione dovremo aspettare almeno 5 anni. Pensiamo che ci sono paesi dove le farmacie hanno da decenni quorum di almeno 15000 abitanti. 5 volte l’attuale parametro. Nulla contro i colleghi fortunati titolari di queste sedi, d’altronde anch’io ho diretto a Pozzuoli nella frazione di Monterusciello una farmacia con un quorum negli anni 90 di 20000 persone. E ancora oggi quella zona ha un quorum di almeno 6000 abitanti per farmacia ed aspetta almeno 3 farmacie».
Alla luce di quanto accaduto in seno a FarmaCampania (con l’esclusione anche di volti e nomi storici della cooperativa), ritiene sia ancora giusto associarsi o potrebbe diventare controproducente?
«Non ho mai molto creduto alle cooperative ma ho creduto sempre nel potenziale del farmacista titolare e del suo team, ben scelto e ben motivato sin dall’incipit dell’apertura di una nuova sede. Quando quattro anni fa ho vinto la quarta sede di San Ferdinando di Puglia in un concorso ordinario partorito nello stesso periodo del nostro (la Puglia è mille anni luce più veloce e motivata nell’aprire le farmacie) molte cooperative mi hanno chiesto l’adesione. Non ho accettato. Ho creato una farmacia innovativa, piena di servizi alternativi, cominciando dalla medicina naturale preventiva e curativa, e ho avuto ragione. La Farmacia San Ferdinando per i tempi di oggi é un buon successo e con la ‘farmacia del benessere’ che ho portato avanti con il mio team sono riuscito a ‘tenere’ con noi tutti i 4000 abitanti della mia zona, tra l’altro abituati da anni a farmacie storiche. Quindi neo-titolari futuri impegnatevi a sfruttare al massimo i vostri talenti».
Cosa pensa bisognerebbe cambiare del ddl concorrenza per la galassia farmaceutica?
«L’entrata dei capitali non mi dispiace a patto che il farmacista conservi il suo ruolo cardine e predominante. Le cose cambiano. Da anni sono sicuro che andiamo verso una liberalizzazione programmata. Attrezziamoci per essere preparati ai cambiamenti. E diamo spazio a tutti i colleghi. Cominciando dalla scandalosa idea degli associati del Concorso Straordinario che puntano (hanno già pronti gli avvocati) alle due sedi; diamo possibilità a tutti».
Ed infine: i cambiamenti negli ultimi dieci anni, hanno visto ritmi elevatissimi. Da poco meno di una settimana si possono vendere e comprare i farmaci on line. Secondo la sua esperienza dove saremo fra dieci anni?
«Tra dieci anni la farmacia potrebbe essere liberalizzata. Anzi lo sarà».