145: questo il numero dei farmaci biotech presenti e disponibili in Italia per le più importanti aree terapeutiche.
Per quanto attiene alla ricerca e allo sviluppo, sono 301 i progetti per le malattie rare in corso di sperimentazione.
E’ quanto emerso dal quarto “Rapporto sulle biotecnologie del settore farmaceutico in Italia – 2015” realizzato da Farmindustria in collaborazione con Ernst & Young presentato a Roma.
Le aziende biotech in Italia sono 199, con investimenti pari a 563 milioni nel 2013 (+3,3 per cento rispetto al 2012), fatturato di 7.302 milioni (+4,3 per cento rispetto al 2012) e circa 4.000 addetti (in linea con il2012). Rispetto al totale di 199, 66 sono imprese del farmaco con un fatturato pari a 7.121 milioni di euro, investimenti in R&S di 497 milioni di euro e 2.850 addetti in R&S. Rappresentano l’86 per cento in media del valore del comparto. E 133 sono altre biotech (aziende, per esempio, che si occupano solo di biotecnologie).
Hanno un fatturato di circa 181 milioni di euro, investimenti in R&S biotech per 66 milioni di euro e 1.048 addetti. I farmaci biotecnologici contribuiscono anche allo sviluppo sociale, scientifico ed economico dei singoli territori. Tra le Regioni, la Lombardia occupa il primo posto per numero di imprese del settore del Farmaco biotech (90 strutture), seguita da Lazio (37), Toscana (26), Piemonte (22) ed Emilia Romagna (21)