Brugherio: sequestro di 900 scatole di medicinali, per un valore di oltre ventimila euro; la polizia locale mette la parola fine in calce ad un giro di affare che fruttava 15mila euro al mese.
A finire sotto la lente degli agenti sono marito e moglie: lui medico di medicina generale, lei farmacista titolare di una farmcia. L’operazione della polizia locale è stata coordinata dalla procura di Monza.
Il dottore non faceva solo le prescrizioni dei medicinali, com’è normale che sia per la sua attività. Offriva, infatti, ricostruendo la vicenda, la consegna e la vendita dei farmaci direttamente al suo studio dopo averli presi in farmacia. Secondo quanto rivelerebbero le indagini, il professionista reperiva i farmaci per la moglie chiedendone regolarmente poi all’Asl il rimborso: anomalo in relazione alla tipologia di farmacia. Lunedì 6 luglio, è scattato il blitz degli agenti della Polizia Locale di Brugherio con due diverse e contestuali perquisizioni: una presso il domicilio e una presso lo studio medico della donna, dove, a detta dei testimoni, sarebbero stati sequestrati medicinali e documenti.
Il Comando riferisce che in relazione alla normativa vigente, a carico dei soggetti potrebbero essere contestate violazioni di natura penale in concorso per truffa ai danni dello Stato ed esercizio abusivo della professione di farmacista, violazioni di carattere fiscali oltre a gravi illeciti amministrativi e deontologici.
Da fonti qualificate, si è appreso che erano diversi mesi che la Polizia Locale stava indagando per raccogliere elementi utili a smascherare e contestare, e quindi interrompere, la presunta attività illegale messa in atto dai due protagonisti. Il tutto a tutela della salute pubblica.