Farmaci epatite C, Pani: 41 milioni già risparmiati grazie a sistema di pagamento

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Sono un po’ più di 14mila i pazienti affetti da epatite C in cura con il sofosbuvir e gli altri farmaci di nuovissima generazione. E’ un numero che continua a crescere di giorno in giorno, ma con forti differenze tra le singole Regioni. E’ quanto ha riferito ieri alla commissione Igiene e Sanità del Senato il direttore dell’Aifa, Luca Pani: ascoltato in merito ai progressi del programma che prevede l’accesso al trattamento con i nuovi farmaci per 50mila malati, Pani ha spiegato che «le regioni del Nord contano meno casi e meno persone infette, ma sono anche quelle dove è più facile l’accesso e, di conseguenza, sono più bassi i rimborsi dovuti al meccanismo di risparmio prezzo-volume». In altri termini, curano di più e quindi risparmiano di più. L’Emilia Romagna, per esempio ha già intascato 6 milioni di euro di rimborsi, la Lombardia 10 milioni, il Veneto 1,4, la Toscana 3,1. E ancora, 3,2 milioni la Campania, 4,2 il Lazio, 7,5 la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno ricevuto soltanto 500mila euro circa.

Il rimborso, ha spiegato il direttore generale dell’Aifa, è garantito dal sistema del payback, che ammonta a 41 milioni di euro. «Con i nuovi registri Aifa» ha specificato Pani «abbiamo impiegato solo 5 giorni per verificare la congruità del numero di trattamenti avviati, calcolare la spesa e quindi ricavare il payback a carico dell’azienda produttrice sulla base del meccanismo prezzo-volume».

FONTE: FEDERFARMA

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