Farmaci per l’Epatite C – In Svizzera petizione popolare perché diventino rimborsabili

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Farmaci per l’epatite C: generalizzare il rimborso dopo l’acquisto da parte dell’assicurazione malattia di base. Petizione consegnata al ministro della sanità Alain Berset..

i firmatari chiedono anche una riduzione del prezzo delle medicine. Finora il rimborso dei medicamenti di nuova generazione contro l’epatite C era riservato esclusivamente ai pazienti affetti da una malattia a uno stadio avanzato (fibrosi di grado 3 o 4 sulla scala Metavir). D’ora in poi, invece, potranno beneficiarne anche i pazienti con fibrosi di grado 2.

Anton Kohler, uno dei promotori della petizione, non soddisfa le condizioni poste. Risente tuttavia ogni giorno dei sintomi della malattia, ha detto all’ats alla consegna delle firme. Decisivo per la presa a carico non dovrebbe essere a suo avviso il grado di danneggiamento del fegato ma quanto ne risente chi è affetto dalla malattia. Non dovrebbero essere i giuristi dell’UFSP ma i medici a decidere, chiede Daniel Horowitz, che ha lanciato con Kohler la petizione. Egli afferma di essere stato curato dopo anni di malattia con i nuovi farmaci e di essere velocemente guarito.

L’estensione della presa a carico – è stato assicurato ieri – si accompagnerà a una riduzione di prezzo delle cure per cui non verrà a costare di più alle casse malattia e quindi alla comunità. Secondo l’UFSP i risparmi realizzati dovrebbero raggiungere i 25-40 milioni di franchi all’anno. Le spese di una terapia con Viekirax e Exviera, che dura generalmente 12 settimane, scenderanno da 62’000 franchi a 46’000.

Gilead, il fabbricante di altri due farmaci di nuova generazione, Sovaldi e Harvoni, non è entrato in materia sulle proposte dell’UFSP. Il rimborso di questi due medicinali resta pertanto limitato ai pazienti affetti da una malattia epatica a uno stadio avanzato (fibrosi di grado 3 e 4). L’ufficio federale chiede all’impresa di rivedere la sua politica dei prezzi.

In occasione della Giornata mondiale 2015 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) chiede ai governi un migliore accesso alle cure e una migliore prevenzione. In Svizzera circa 80’000 persone sono affette da epatite C, in parte senza saperlo in assenza di sintomi.

 

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