Parallel trade farmaceutico, Cini (Asfi): «Regolamentare tutta la filiera»

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Stop al parallel trade delle farmacie, l’intervento del professore Maurizio Cini, ordinario Dipartimento di farmacia e Biotecnolgie – Settore scientifico disciplinare dell’Univerità di Bologna e presidente Asfi, sulla proposta di legge n. 3036 “Modifiche al decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in materia di separazione tra le attività di distribuzione dei farmaci all’ingrosso e le attività di vendita al pubblico”

Sei le sostanziali modifiche studiate e relate dal professor Cini.

  • Fissazione di precisi requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici obbligatori per tutte le aziende grossiste, tramite apposito decreto ministeriale.
  • Divieto di esercizio dell’attività di commercio all’ingrosso negli stessi locali in cui si esercita l’attività di farmacia o in locali con essi comunicanti.
  • La persona responsabile (il direttore tecnico) dell’azienda grossista non può coincidere con il titolare di farmacia o con il socio della società titolare di farmacia.
  • Le limitazioni a carico delle farmacie sono estese anche agli esercizi di cui all’art. 5 del D.L. 4 luglio 2006, n. 223 convertito nella legge 4 agosto 2006, n. 248 (in pratica le “parafarmacie” ed i corner della GDO).
  • Se in seguito ad ispezione, da effettuarsi entro trenta giorni successivi al rilascio dell’autorizzazione, si riscontrano carenze nelle dotazioni e nell’organizzazione di cui all’apposito decreto ministeriale, l’attività è immediatamente sospesa fino alla rimozione delle irregolarità.
  • Essendo previsto l’obbligo, tra le dotazioni obbligatorie, di tutti i medicinali di cui alla tabella 2 F.U. viene precisato che l’azienda grossista deve dotarsi di autorizzazione al commercio all’ingrosso delle sostanze stupefacenti.

 

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