E’ ufficiale: l’articolo trentadue del disegno legge concorrenza sarà esaminato il prossimo otto settembre, alla riapertura del Parlamento dopo la pausa estiva. Ad esaminare l’articolo che riguarda l’apertura della titolarità delle farmacie al capitale, sarà esaminato dalle commissioni congiunte Finanze e Attività produttive alla Camera. I lavori si sono fermati, dunque, anche e soprattutto per la gran mole di emendamenti presentati, in particolare, dai parlamentari del Movimento Cinque Stelle.
Alla ripresa dei lavori, toccherà l’esame ai servizi postali e bancari, alle attività professionali in forma associata e, appunto, alle farmacie.
Sulle quali Scelta civica sembra restare inchiodata alle proprie posizioni. «Per il nostro partito la liberalizzazione dei farmaci di fascia C resta tra gli interventi prioritari» ha dichiarato ieri all’Ansa di Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia e segretario politico di Sc. A stretto giro di posta la replica di Federfarma: «Abbiamo già cercato di spiegare a Scelta civica che differenza c’è tra la tutela del servizio faramceutico e la ricerca di misure oligopolistiche che fanno solo il gioco delle multinazionali» osserva la presidente Annarosa Racca «proveremo a chiarirlo una volta di più, noi intanto siamo certi che, alla ripresa dei lavori, le commissioni proseguiranno l’esame del ddl nel solco tracciato dagli emendamenti dei relatori, dove non c’è riferimento ad alcuna deregulation dei farmaci con ricetta. Nell’esclusivo interesse dei cittadini e della salute pubblica».