Il Presidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti risponde al Presidente di Ferfarma Roma dopo la pubblicazione dell’articolo sul Corriere della Sera dei professori Alesina e Giavazzi.
«E’ un modo meschino e vergognoso di difendere un privilegio». Così inizia il commento di Vincenzo Devito, Presidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti alle parole di Vittorio Contarina, Presidente di Federfarma Roma.
«Utilizzare strumentalmente colleghi vittime della criminalità per attaccare Alberto Alesina e Francesco Giavazzi rei di aver scritto un articolo in cui definiscono ciò che pensa la maggioranza degli italiani, ovvero che i titolari di farmacia rappresentano una casta, è vergognoso».
«Ai colleghi vittime di reati va la nostra solidarietà incondizionata, ma i fatti criminali non hanno nulla a che fare con la discussione in corso sul ddl concorrenza.
Purtroppo per il Presidente di Federfarma Roma, Giavazzi ed Alesina hanno colto nel segno: stiamo parlando di una delle lobby più potenti in Italia. Lo stesso Contarina dovrebbe saperlo bene in quanto per anni proprio Federfarma Roma è stata la centrale di questo potere lobbistico. Lo stesso predecessore di Contarina era solito fare la spola tra Palazzo Madama e Montecitorio».
«Inoltre per quanto riguarda la fantomatica crisi di 3000 farmacie in Italia, è una caratteristica propria delle lobby amplificare un dato a proprio uso e consumo: le farmacie veramente in crisi in Italia sono 279 e tutte per cattiva gestione aziendale».
«E’ vero: i farmaci di fascia C sono farmaci importanti, ed è per questo che noi vogliamo che siano dispensati da tutti i farmacisti laureati ed abilitati indipendentemente da dove essi lavorano, la stessa laurea ed abilitazione ottenuta da coloro che operano in farmacia.
Siamo pienamente consapevoli che il servizio svolto dalle farmacie in estate, in inverno, giorno e notte è importante, peccato che questo servizio, sopratutto nelle grandi città, è svolto da farmacisti non titolari per 7,20 euro netti l’ora e qualche “spicciolo” in più di notte».
«Al Presidente Contarina, conclude Devito, un consiglio: perda maggior tempo a controllare i propri associati che, sopratutto a Roma, sono avvezzi consegnare proprio ormoni e antibiotici senza la dovuta ricetta medica. Il rispetto non si pretende, si guadagna».
Ufficio stampa MNLF
Condivido quanto scritto da Devito, e penso che Contarina si dovrebbe vergognare.
Ma penso anche che i “signori della Casta” non provino vergogna per nulla.
Pur di difendere le loro tesi indifendibili, raccontano candidamente le più grandi castronerie con una semplicità disarmante, che fa ancora più arrabbiare coloro che li ascoltano.
Per difendere i loro PRIVILEGI, raccontano di un settore in crisi, con titolari alla disperazione, tacendo naturalmente sulla cattiva gestione delle stesse.
Hanno loro rappresentanti costantemente in Parlamento, a bloccare, correggere, modificare leggi “pericolose” per la Lobby, e talvolta lo fanno di notte, come i ladri, come quando cambiarono la legge sulle liberalizzazioni di Monti.
Hanno piazzato i loro maggiori esponenti in Parlamento, sempre con lo stesso scopo, approfittando di una legge che non fa scegliere gli eletti ai cittadini.
Raccontano che la Fascia C deve essere venduta “fra le mura” di una farmacia, per la “salute dei cittadini”, tacendo il fatto che i loro COLLEGHI FARMACISTI di parafarmacia hanno fatto gli stessi studi, stessi esami, stessa abilitazione.
Eppure sono “pericolosi” quando consegnano i medicinali fuori dalle “Sacre mura della Santa Farmacia”, che oltretutto, nei tantissimi casi denunciati da servizi come Striscia o le Iene, hanno dimostrato di avere ben poco di rispettabile.
Ma non si vergogneranno: Le Iene, quelle della Casta, non provano vergogna.
DOVE DITEMI DOVE la struttura di un sistema sanitario è decisa in base alle mere esigenze di chi ci vorrebbe lavorare? In ospedale si assumono medici solo perchè ce ne sono alcuni vorrebbero lavorarci? NO direi di no, senza contare che con la laurea in medicina l’ospedale non è l’unico lavoro possibile.
Questa è l’IRRAZIONALITA’ : Voler ampliare i canali di vendita dei farmaci sulla base solo della protesta di alcuni lavoratori o della pressione della grande distribuzione che lotta disperatamente per aumentare i suoi fatturati.
Vogliamo invece discutere sulle eventuali carenze dell’attuale sistema farmaceutico? Non è capillare? non copre le aree disagiate? I cittadini non trovano i medicinali di cui hanno bisogno di notte? Ammesso che queste carenze ci siano…..naturalmente
Scusa, mi dici che c’entra?
Che paragone è, quello delle ASSUNZIONI dei medici in ospedale?
Fai il paragone, semmai, di un medico laureato che vuole aprire un SUO studio…
Ti risulta che qualcuno glie lo vieti?
A me no…
Qui semmai, si sta parlando di professionisti che NON VOGLIONO fare i dipendenti di altri loro equivalenti colleghi.
E’ veramente tutta un’altra storia!
Se li conosci (Alesina e Giavazzi) li eviti. Sempre, non solo quando parlano di farmacie
Continuerà ancora molto questa stupida guerra?_: