Sostenibilità e andamento del mercato potrebbero presto convincere altre insegne della gdo inglese a imitare Sainsbury’s e vendere le proprie farmacie al miglior offerente. E’ quanto ipotizza un articolo pubblicato dalla rivista specializzata Chemist & Druggist, che cita valutazioni e stime di Michael Thomas, analista finanziario di At Kerney. La distribuzione moderna, è in sintesi la riflessione dell’esperto, sta attraversando momenti difficili e le insegne misurano febbrilmente ogni metro quadro dell’area vendita per capire se è realmente produttivo. E i fatturati provenienti dalle farmacie (ubicate all’interno di centri commerciali e supermercati) non valgono la superficie che occupano.
Per Thomas, così, la recente operazione che ha consentito a Sainsbury’s di vendere per 125 milioni di sterline le sue 281 farmacie alla catena Lloydspharmacy potrebbe essere il primo atto di un vasto processo di ritrutturazione dell’intero comparto, che potrebbe essere presto dominato da tre grandi catene: Boots, Lloydspharmacies e Well, il nuovo brand della catena Co-operative, acquistata due anni fa da Bestway.
fonte: FEDERFARMA