«Ho dovuto chiudere la mia PARAFARMACIA. Senza fascia C è impossibile sopravvivere» – La storia (in esclusiva) del dottor Tondo

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Chiude la parafarmacia nella zona San Leonardo di Salerno. Una decisione maturata nel mese di aprile di quest’anno e che ha trovato conferma nella scelta di abbassare la serranda a fine maggio. Ne abbiamo chiesto i motivi al direttore tecnico, consigliere dell’ordine dei farmacisti, il dottor Salvatore Tondo.

Dottore i motivi che hanno spinto a questa decisione sono, evidentemente, di carattere economico?

«Purtroppo sì. Se non abbiamo la possibilità di vendere i farmaci di fascia C, non credo ci siano prospettive per le parafarmacie. La professione del farmacista è imprescindibilmente legata ad una questione economica. Se non ci fanno gestire i farmaci, motivo per cui abbiamo studiato e abbiamo fatto sacrifici, viene meno la nostra caratura professionale, di conseguenza viene meno anche il guadagno. E si è costretti a tirare i remi in barca».

La chiusura della parafarmacia ha portato anche al licenziamento dei collaboratori?

«Per fortuna ero il solo a gestirla. Assumere un collaboratore prevede un esborso che si aggira attorno ai 30-35mila euro l’anno. Sapevamo già che non ce lo saremmo potuti permettere».

L’ubicazione della parafarmacia vi ha penalizzati?

«All’inizio no. Poi il regime di concorrenza ci ha stritolati. Hanno aperto una parafarmacia anche nel centro commerciale. Ci hanno tolto, in pratica, la linea pediatrica e quella chirurgo ortopedica».

Salerno è una città di mare, che vive anche di turismo, come mai avete deciso di chiudere proprio con l’inizio dell’estate?

«La decisione di aprire la parafarmacia nel quartiere San Leonardo è stata adottata anche e soprattutto per dare la possibilità agli abitanti di servirsi da noi. E a chi si reca in ospedale. Non è un quartiere altamente abitato e non vive di turismo. Il mare si trova sulla Litoranea. Quindi il turismo, comunque, non avrebbe beneficiato».

Dottor Tondo adesso cosa farà, quali sono i suoi progetti?

«Ho settant’anni e le mie capacità sono ancora quelle di quando ne avevo quaranta. Sono consigliere dell’ordine e partecipo agli esami di Stato. Adesso ho fatto richiesta per le sostituzioni da libero professionista. E sono in attesa di una chiamata. Qualora dovesse arrivare risponderò presente».

Grazie della disponibilità dottore.

«Si figuri è stato un vero piacere».

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