Federfarma Avellino e l’Azienda Sanitaria Locale hanno avviato una sinergia per far sì che le prenotazioni ospedaliere specialistiche possano essere effettuate direttamente in farmacia.
Quellichelafarmacia, in esclusiva, ne ha parlato con il presidente avellinese di Federfarma, il dottor Mario Flovilla.
Dottor Flovilla, allora, una sinergia che porta, in sostanza la reale sanità 2.0 dietro al banco di un’apoteka.
«Si tratta di un accordo sottoscritto in convenzione con l’Asl già ad Aprile. E’ operativo dal primo settembre solo perché ci è voluta la giusta tempistica per portare a compimento una operazione complessa».
Ce la spieghi.
«In soldoni bucati è presto detto. Da oggi, nelle farmacie avellinesi, ogni cittadino può prenotare la sua visita specialistica o le analisi prescritte senza dovere andare per forza nella struttura sanitaria».
Ci dice il motivo che l’ha spinta a trovare una sinergia del genere?
«Avellino e l’Irpinia hanno realtà geografiche difficili. Ci sono paesi difficilmente raggiungibili, che magari hanno assi viari malandati e sono troppo lontani dalle strutture ospedaliere. Abbiamo pensato: meglio che vadano una volta sola e che si sobbarchino per una sola volta tutto questo viaggio».
Il servizio è già operativo?
«Lo è da ieri mattina. E se mi è concesso mi preme ringraziare il commissario straordinario dell’Asl avellinese, Mario Ferrante che si è reso disponibile ad aprire questa sinergia insieme a Federfarma. Insomma, l’avamposto associativo che fa welfare sempre in sintonia con le istituzioni».
Dottore all’inizio ci ha parlato di una convenzione. Quanto durerà?
«La prima durerà un anno ma è sottoscritto con il tacito rinnovo».
Insomma non ci saranno più file allo sportello di prenotazione?
«E a breve non ci saranno nemmeno allo sportello di riscossione dell’esame. Abbiamo pensato che sia giusto che ogni paziente possa ricevere il proprio referto nella sua farmacia di riferimento. Questo progetto, tuttavia, non è ancora partito ma è sancito negli accordi».
Parliamo di costi
«Il servizio costa un euro al cittadino, l’altro euro e cinquanta lo mette a disposizione l’Asl. E se anche dovessero essere fatte più prenotazioni dalla stessa persona in diverse occasioni, il prezzo non cambia».
E il futuro?
«L’intenzione è quella di poter effettuare prenotazioni anche per le strutture private accreditate dall’Asl. Abbiamo interesse a che sia il cittadino il centro della nostra opera professionale».