Emergenza scabbia a Roma: l’elemosineria vaticana produce FARMACI e li distribuisce nei centri di accoglienza

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La scabbia inizia ad avere la connotazione di vera e propria emergenza a Roma. L’elemosineria vaticana, ha infatti, fatto produrre un farmaco ad hoc che è stato distribuito in tutti i centri di accoglienza della capitale. Il vero problema, tuttavia, è che gli immigrati non vogliono farsi curare, dalle informazioni pervenute dalla Croce Rossa, la situazione si è ripetuta più volte alla stazione Tiburtina dove è allestita la tendopoli temporanea.

Benzil benzoato al venti per cento: barattolo bianco e tappo rosso. Questo il farmaco fatto produrre dalla Farmacia Vaticana.

L’Osservatore romano spiega che «la preparazione viene prodotta su richiesta dell’Elemosineria apostolica che si incarica poi di distribuire il medicinale recandosi periodicamente nei vari centri di accoglienza a Roma per portare la carità del Papa ai bisognosi della diocesi. Proprio di recente, in una delle strutture più affollate della città, i volontari dell’Elemosineria hanno consegnato cinquanta chili del farmaco anti-scabbia, insieme a un centinaio di confezioni di antibiotici e antistaminici, e a una cinquantina di pomate antimicotiche. L’unguento è uno dei preparati galenici che vengono fatti ogni giorno nel laboratorio della Farmacia vaticana. Messi in soffitta gli alambicchi di rame per distillare e le bilancine a mano per pesare i principi attivi, i nuovi strumenti tecnologici la fanno da padroni. In questi ultimi tempi, infatti, il laboratorio si è rinnovato pur rimanendo fedele all’antica tradizione farmacologica dei Fatebenefratelli, che nel 1874 diedero vita all’istituzione in Vaticano».

 

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