Ossigeno, Federfarma e Assogastecnici concordano linea condivisa

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Tra farmacie, strutture sanitarie e ambulanze, sono più di 100mila le bombole di ossigeno terapeutico in circolazione che dal 31 dicembre, come dispone una nota dell’Aifa risalente ad aprile, non potranno più essere riempite dalle aziende produttrici perché non di proprietà. Sostituirle tutte in quattro mesi, anche con l’eventuale acquisto dei recipienti in buono stato da parte delle stesse imprese, imporrà uno sforzo titanico e per questo nelle prossime settimane Federfarma e Assogastecnici, l’associazione che rappresenta i produttori del comparto, chiederanno all’Aifa un incontro nel quale valutare criticità e soluzioni percorribili. Questo, in sintesi, il quadro tratteggiato nel “summit” organizzato a metà luglio dalle due associazioni di categoria, per mettere ordine nei rapporti commerciali tra le imprese associate e concordare la linea da seguire da qui a dicembre.

I produttori, in particolare, hanno tenuto a chiarire che i valori di mercato dell’ossigeno terapeutico rendono ormai insostenibili alcuni costi accessori dei quali le aziende si erano fatte finora carico. Federfarma, dal canto suo, ha ricordato che anche per le farmacie il servizio viene assicurato in perdita e ha ribadito di considerare illegittime le richieste di quei produttori che da qualche mese hanno cominciato a fatturare ai titolari noleggio dei recipienti e trasporto in farmacia.

Sulla questione servirà probabilmente un intervento istituzionale, nel frattempo Federfarma e Assogastecnici hanno ritenuto opportuno definire, sulle voci fatturabili, una posizione comune che possa poi essere di orientamento per gli associati. I dettagli di tale intesa, già abbozzata nel summit di luglio, sono ora al vaglio dei consigli direttivi delle due associazioni e verranno trasmessi agli iscritti una volta approvati.

Fonte: Federfarma

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