L’atteggiamento del Pd sulla vendita dei farmaci è inconcepibile: mettendosi dalla parte delle lobby e delle grandi multinazionali il partito di Renzi tradisce la sua storia di partito progressista e da sempre schierato dalla parte del cittadino. E’ quanto dichiara il presidente Federazione nazionale parafarmacie italiane, Davide Gullotta.
“L’ingresso del capitale privato nella farmacia”, precisa Gullotta, “non creerà concorrenza ma consegnerà in mani quasi sicuramente straniere una professione strategica del patrimonio italiano, creando al tempo stesso pericoloso oligopoli. Tutto questo” – conclude Gullotta – “sulla pelle di quei farmacisti che hanno creato impresa, posti di lavoro e adesso si ritrovano traditi da chi avrebbe – anzi dovuto – tutelarli”.
Un partito di sinistra non parlerebbe nemmeno di liberalizzazioni, a volerla dire tutta, ma Gullotta ricorda solo quello che gli fa comodo.
E’ vero.
I liberalizzatori dovrebbero essere quelli di destra. Ma abbiamo già visto come hanno “liberalizzato”.
A parole sono tutti liberalizzatori, ma nei fatti nessuno.
Un po’ come quando sentiamo i politici nei talk show serali, tutti d’accordo a ridurre stipendi, poltrone, vitalizi, ecc., e la mattina successiva votano l’esatto contrario.
La verità è che sono in grandissima parte affaristi, faccendieri, profittatori (se non collusi con la Mafia), che utilizzano il posto che occupano per il loro potere personale.
Abbiamo uno dei Parlamenti al mondo con più condannati e inquistiti.
Predicano una cosa, e fanno l’opposto.
Un esempio recente? Mafia Capitale.
Quelli che predicavano accoglienza, generosità, buonismo, erano proprio quelli più “marci”, quelli che speculavano e si arricchivano.
Qualcuno si aspetta qualcosa di buono, dai nostri “politicanti” ?
Renzi era “subentrato” al potere, a suo dire, per tagliare rendite di posizione, poteri forti, Lobby, a difesa dei cittadini.
Agli elettori l’ardua sentenza.