L’analisi dettagliata degli emendamenti all’articolo trentadue del DDL concorrenza, affidati a Marcello Taurino, farmacista, titolare di parafarmacia
Ddl concorrenza art 32 dal 21 settembre si riparte in aula, scoraggiato come professionista?
«Assolutamente sì questo non è un paese normale. Gli onorevoli, i senatori, tutti i rappresentanti della nostra categoria dovrebbero ricordare che soltanto quando desideriamo il bene comune ci possiamo considerare persone oneste professionisti perbene e degne di rappresentare chiunque esso sia, solo in questo caso cessano le tensioni. L’io pensa solo a se stesso, il che significa che è assolutamente irresponsabile, e proprio perché è irresponsabile ha procurato solo un mare di guai. Chiaramente questo vale sia per i farmacisti titolari di farmacia che per i colleghi titolari di parafarmacia. Per prima cosa proporrei un bel “mea culpa”. Lo scenario politico a cui abbiamo assistito, propongo, almeno per una volta di guardarci allo specchio, per scovare, di chi sono state le vere responsabilità. Le responsabilità sono anche di “alcuni” farmacisti titolari di parafarmacia, per non aver dato un contributo forte per tenere tutti uniti. Poi, siamo convinti che questo o quel partito possa “salvare” il nostro status di farmacista titolare di parafarmacia? Anche qui oggi siamo smentiti. Tramontata l’illusione delle ideologie e rafforzati gli interessi personali di pochi. L’onorevole Gelli aveva proposto di cercare una soluzione diversa dalla fascia “C”, ci aveva avvisati. Mi chiedo perché questa non è mai arrivata sulla sua scrivania? Perché alcuni volevano per forza questa “maledetta” fascia “C” nonostante il consiglio dei ministri del 20 febbraio 2015 aveva sancito che non sarebbe più uscita?
Da non dimenticare che la Corte Costituzionale, ultimo grado di giudizio, di cui era componente anche l’attuale Presidente della Repubblica, aveva bocciato la fuoriuscita dalla fascia “C”. Come potrebbe oggi, il Presidente Sergio Mattarella rimangiarsi tutto? Bisognava semplicemente rimettersi alla “Poltica” al “Governo” per far comprendere che circa mille Farmacisti titolari di parafarmacia, mille famiglie alcune anche monoreddito rischiano di chiudere la propria attività. No, alcuni hanno voluto fino all’ultimo giorno forzare la mano, continuavano a twittare sulla tastiera solo la lettera “C”. Se ci dovessero proporre nuovamente un delisting per altri farmaci di fascia “C” vendibili fuori dalla farmacia saranno doppiamente responsabili, sanno benissimo che sarà l’ennesima presa per i fondelli. La parafarmacia è una anomalia tutta Italiana, e inserendo tutte le varie incompatibilità, bisognerebbe mettere rimedio e non farci sentire dei frustrati.
Nessuno ha diritto di umiliare un’altra persona, chi offende la dignità di una persona dimostra di non averne. Nella vita, in politica ho imparato una sola cosa sui rapporti tra umani: che durano solo se c’è rispetto, volontà da entrambe le parti. Altra nota strana, chi vuole farsi sentire; lo fa e lo fa sempre a difesa dei diritti e non corrente alternata, mi chiedo: come mai i grandi contestatori, di questo paese come Grillo, Salvini e anche la stessa Meloni questa volta hanno taciuto?
Cosa pensa del Partito Democratico?
«Oggi, forza di maggioranza nell’attuale governo, saranno i veri responsabili del nostro futuro, tanto i voti si vedono alla Camera e al Senato. Attualmente sono deluso, ricordiamo che le Parafarmacie nascono perché volute fortemente da loro. Spero che Renzi, Gelli e Bersani si rendano conto che oltre al volere voluto solo l’entrata del capitale e delle multinazionali nella proprietà delle farmacie gli stessi non possono assolutamente ignorarci. Non possono fare finta di nulla, saranno i primi responsabili anche se dovesse chiudere una sola parafarmacia».
Forza Italia?
«Il Senatore Andrea Mandelli oltre ad essere anche il Presidente nazionale della FOFI è anche il responsabile delle professioni per Forza Italia, attendiamo che il provvedimento arrivi al Senato.
Conservatori e Riformisti?
Il Gruppo di Fitto saldi nei principi liberali, non condivide il modello Renziano e della sinistra. Si ispirano al modello della Gran Bretagna di Cameron.
Quindi ci aspettiamo una mano anche da loro. Anche qui al Senato abbiamo D’Ambrosio Lettieri, vice presidente della FOFI, avrà anche lui una grossa responsabilità.
Sel?
«La vera sorpresa, l’onorevole Lara Ricciatti pur giovanissima, in commissione ha difeso a denti stretti sia le piccole farmacie che i farmacisti titolari di parafarmacia. Ha compreso bene lo scenario negativo che si potrebbe aprire all’interno del sistema farmaceutico. Il messaggio che ha lanciato è stato chiarissimo e semplicissimo: “il pesce grosso mangerà quello piccolo di fronte allo strapotere del più forte.
Questo porterà alla chiusura di tante piccole medie farmacie e si celebrerà il funerale del farmacista titolare di parafarmacia”».
Ncd?
«Alfano assieme alla Lorenzin che si mettessero una mano sulla coscienza. E’ un loro dovere istituzionale trovare una soluzione per i circa mille farmacisti titolari di parafarmacia».
E’ doveroso un pensiero al Presidente di Federfarma, che ci dice?
«La Dottoressa Racca? Una Santa Pasqua».
In che senso?
«Non potendosi più ricandidare, se fossi in lei modificherei lo statuto.
Che fa scherza?
«No, faccio il veggente in alternativa al Farmacista. Per chiudere, vorrei ricordare al Sig. Presidente della Repubblica, a senatori e deputati, l’art.4 della Costituzione: La Repubblica Italiana riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto».
Grazie Dottore.
«Grazie a Lei e buona giornata».