In ventiquattro ore è riuscito a diventare l’uomo più cattivo d’America. Pariamo di Martin Shkreli, americano di origini albanesi, di professione imprenditore. Ha comprato il brevetto del Daraprim, un anti-virale. E ha portato il prezzo di vendita da 13 a 750 dollari dalla sera alla mattina. Un incremento di prezzo del 5000%.
E si è difeso così: «Avevamo bisogno di trarre un profitto dalla vendita delle pillole».
Il daraprim è un farmaco importante per i malati di Aids, viene usato per curare infezioni come la toxoplasmosi, è un anti-malarico ed è utile per chi è vittima di un indebolimento del sistema immunitario.
La Turing Pharmaceuticals, start-up guida da Shkreli, con il suo acquisto e con l’incisione di questo prezzo di vendita ha mandato su tutte le furie non solo i pazienti ma anche gli specialisti di malattie infettive: «Si corre il rischio che i medici inizino a prescrivere medici meno efficaci ma meno costose». Questo il commento del direttore del reparto infettivo del Mount Sinai Hospital di New York, Judith Aberg.
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