Black list FARMACI e prestazioni ospedaliere dal Ministero, SMI: «Non cederemo ai ricatti e alle minacce»

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All’incontro di ieri, con il ministro Lorenzin, sul prossimo decreto che ha il compito di definire una lista di prestazioni inappropriate, era presente per la segreteria nazionale del Sindacato dei Medici Italiani, Mirella Triozzi: «Se la premessa è sbagliata, le conclusioni non possono che essere sbagliate».

Ha iniziato così il suo intervento la dottoressa Triozzi per poi continuare: «La lotta all’inappropriatezza deve avere come obiettivo la fonte principale di sprechi, che è la disorganizzazione dei servizi, causa di ricoveri ed esami inutili».

Niet, dunque, alle indicazioni del ministero ma con riserva: «Non ci sottrarremo a fare delle osservazioni al documento consegnato dal ministro Lorenzin oggi, ma la nostra richiesta sarà chiara: no alla black list sulle prestazioni, così come sui farmaci, scelte come questa producono conflitti con i pazienti, creano confusione, possibili abusi interpretativi da parte delle aziende sanitarie e delle regioni, quindi un forte contenzioso amministrativo e, spesso giudiziario».

Così prima di chiudere: «I medici devono poter continuare a poter fare il proprio lavoro, liberamente. Senza ricatti, senza essere sotto la minaccia di una ritorsione economica.  Al Governo, invece, spetta l’onere di definire l’erogabilità delle prestazioni, deve avere il coraggio di dire la verità, di dire ai cittadini che da domani dovranno pagare ciò che fino ad ora hanno avuto gratuitamente. Così, invece, è un modo ‘ipocrita’ e dissimulato di tagliare servizi».

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