Obiettivi terapeutici sul trattamento di pazienti con tumore polmonare avanzato: le novità di Boehringer Ingelheim

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Boehringer Ingelheim  ha annunciato oggi i risultati di una nuova survey, condotta in Europa, su medici che trattano pazienti con tumore polmonare avanzato, a istologia adenocarcinoma, dopo chemioterapia di prima linea, per conoscerne gli obiettivi terapeutici, le attitudini prescrittive e i criteri su cui basano le loro decisioni. I risultati mostrano che nel trattamento di questi pazienti, dopo la chemioterapia di prima linea, solamente il 40% dei medici considera obiettivo prioritario per i pazienti con buon performance status il prolungamento della sopravvivenza: il 55% ha evidenziato che l’obiettivo terapeutico principale era  mantenere la qualità della vita (36%) o raggiungere la stabilizzazione della malattia (19%).

Il Professor Nicolas Girard dell’Università Bernard di Lione ha così commentato: “Bilanciare bene l’efficacia e la tollerabilità, è un elemento centrale per ottenere i migliori outcome clinici per i pazienti con tumore polmonare avanzato, ed entrambi questi aspetti vanno sempre considerati insieme. Questi risultati evidenziano che, nonostante oggi un numero significativo di medici  che trattano pazienti  con adenocarcinoma avanzato dopo chemioterapia di prima linea sia ‘orientato a prolungare la sopravvivenza’ dei pazienti, per oltre un terzo di essi l’intento terapeutico primario resta la qualità della vita del paziente stesso. Ciò nonostante il fatto che il prolungamento della sopravvivenza – mantenendo al tempo stesso la qualità della vita del paziente – sia oggi un obiettivo terapeutico realistico grazie alla rapida evoluzione delle terapie disponibili“.

Il sondaggio è stato condotto in Europa su 500 medici, che trattano pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato/metastatico (stadio IIIb/IV) con istologia adenocarcinoma, con terapie oncologiche. L’obiettivo della survey è stato quello di comprendere meglio il punto di vista del medico al momento scelta terapeutica per stimolare una discussione sulla possibilità di offrire la cura ottimale per tutti i pazienti  con cancro del polmone. Dopo la selezione, a 100 medici di ciascuno dei Paesi europei in cui è stato condotto il sondaggio (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) è stato chiesto di rispondere a domande sul loro approccio terapeutico in pazienti con adenocarcinoma avanzato dopo chemioterapia di prima linea. I quesiti su cui sono stati interpellati hanno riguardato  l’obiettivo terapeutico che considerano più importante, le attitudini prescrittive, sulla base degli esiti percepiti dei pazienti; le caratteristiche dei farmaci che prediligono nella scelta della terapia, e i parametri clinici che influenzano la scelta della terapia.

Per quanto riguarda i criteri correlati al tipo di farmaco, solo il 36% dei medici ha ritenuto che il fatto che “offra un prolungamento clinicamente rilevante della sopravvivenza complessiva” fosse l’aspetto più importante; per il 54% gli aspetti considerati più importanti sono stati che “offra un aumento clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione della malattia” (27%) o che mantenga la qualità della vita (27%).

I risultati della survey  evidenziano, inoltre, che gli obiettivi terapeutici dei medici cambiano a seconda della linea di terapia e del performance status del paziente, e che, nelle linee terapeutiche più avanzate e nei pazienti con performance status più scadente, la tollerabilità della terapia diventa un aspetto di maggiore importanza.  Tra le caratteristiche del paziente prese in considerazione nella scelta terapeutica per l’adenocarcinoma avanzato dopo chemioterapia di prima linea, le comorbilità sono state indicate come l’aspetto più rilevante.

Il Dottor Mehdi Shahidi, Medical Head, Solid Tumour Oncology, di Boehringer Ingelheim ha così commentato: “negli ultimi anni sono stati compiuti enormi progressi nel trattamento dell’adenocarcinoma polmonare avanzato dopo chemioterapia di prima linea. Dopo l’assenza di progressi clinicamente rilevanti nel decennio precedente, per questa, che è la più grande popolazione di pazienti con tumore polmonare, oggi il prolungamento della sopravvivenza è un obiettivo terapeutico realistico. Siamo impegnati a migliorare la vita dei pazienti con tumore polmonare e intendiamo condividere i risultati di questo sondaggio con  l’intera comunità scientifica, per contribuire ad aumentare le conoscenze e fornire informazioni sulle diverse attitudini prescrittive dei medici in Europa”.

I risultati completi del sondaggio saranno pubblicati in una rivista scientifica con peer-review nel  2016.

La survey

La survey è stata condotta online a marzo-aprile 2015 da Kantar Health in Europa su 500 medici (100 medici per ciascuno dei seguenti Paesi: Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito), che trattano, con terapie oncologiche, pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato/metastatico (stadio IIIb/IV). I risultati sono stati elaborati in funzione delle strutture in cui operano i medici che trattano il carcinoma polmonare e dei centri specializzati per il trattamento del NSCLC di ogni singolo Paese coinvolto nella survey. Per fornire dati regionali rappresentativi per l’Europa i risultati sono stati elaborati, in funzione dei dati di incidenza nel 2014 del NSCLC specifici per il singolo Paese (dati tratti da “CancerMPact®” e “EpiDatabase®” di Kantar Health).

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