Questa Lettera sarà spedita a onorevole Federico Gelli, all’onorevole Pierluigi Bersani e all’intero apparato del partito democratico
Vi presento l’altra faccia del Pd.
Un partito “spaccato” al suo interno, che ha iniziato nel 2006 a liberalizzare i farmaci senza obbligo di prescrizione medica, con le “lenzuolate” di Pierluigi Bersani e poi rallenta e frena nel 2015.
Ma di cosa stiamo parlando? Parla l’on. Gelli, il responsabile della Sanità del PD, che oramai mi sembra aver preso il partito in gestione, rilasciando dichiarazioni scioccanti sulla compattezza rispetto al “niet” all’apertura alla fascia c.
Caro onorevole, sta smontando il suo partito, sta dicendo che il suo partito con Bersani ha commesso un “errore” nel 2006? Sta dicendo che il suo partito ha fatto nascere “per errore” circa 4000 esercizi di vicinato? Sta affermando che i vari delisting sono stati un errore?
Dice questo del suo partito, bene, nessun problema.
Come pensa di riparare all’errore commesso? Ha la responsabilità, insieme al suo partito della probabile “chiusura” di 4mila parafarmacie, gestite da farmacisti che lavorano dignitosamente, pagano tutte le tasse previste per la categoria del Farmacista e non del ‘Parafarmacista’.
Col partito, deve “riparare”, all’errore, che non ritengo tale, poiché si tratta di una manovra che apre il mercato, favorisce la concorrenza e porta giovamento al cittadino, al governo e ai professionisti laureati in farmacia e devono essere messi in condizione di poter esercitare la propria professione con dignità e senza paletti lobbistici.
Sta distruggendo la “faccia” del suo partito.
Un partito che ha professato politicamente di essere vicino ai lavoratori, alla gente debole e di contrastare i poteri forti. Prendiamo atto, parlo anche per conto dei miei colleghi, che sta distruggendo anni di storia del suo partito, ma le comunichiamo che non staremo a guardare, non abbasseremo la testa.
Non abbiamo intenzione di chiudere e soprattutto stiamo qui a chiedere spiegazioni riguardo un processo di liberalizzazioni iniziato proprio dal pd. Siamo qui a chiedere di risponderci a nome del suo partito. Vogliamo capire quali siano le nuove proposte per salvare 4000 parafarmacie. Inoltre, con questa missiva, chiediamo di non arrestare le liberalizzazioni del settore, che porterebbero sicuramente, benessere a tutto il paese, anche in considerazione dell’ingresso dei capitali in farmacia, cosa che ritengo causa della futura distruzione del sistema farmaceutico.
Con mai mutato rispetto.
Dr. Ivan Giuseppe Ruggiero Delegato regionale del Mnlf e Culpi Campania
