Come si fa a intascare 915 euro per due giorni di lavoro? E’ semplicissimo, basta fare da cavia umana, in una clinica svizzera, e far sperimentare sul proprio organismo nuovi farmaci.
Addirittura se il farmaco in fase di sperimentazione necessita di studi ulteriori, si può arrivare ad incassare anche tremila euro.
Gli unici ad essere esclusi dalla possibilità di divenire cavie umane sono i disoccupati. Il motivo? La loro condizione non li metterebbe nella possibilità di scegliere se farlo o no, insomma, se ne sentirebbero obbligati.
L’offerta trova numerose adesioni: soprattutto dalla Lombardia, sono infatti quasi duecento i nominativi che figurano nell’elenco dell’Ufficio del farmacista cantonale a Mendrisio. Il settantacinque per cento delle cavie è maschio, il restante, femmina, in entrambi i casi sono per la maggior parte giovani.
Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale, in una recente intervista sul Corriere della Sera ha dichiarato: «I dati oggi a nostra disposizione ci dicono che nell’ultimo ciclo di sperimentazioni abbiamo avuto un consumo di 190 volontari, più del 90% proviene dalla Lombardia e la gran parte di queste persone risiede in un raggio di 50-100 chilometri dal luogo della ricerca. Un gran numero di milanesi, poi persone di Varese e di Como».
E ancora: «È il volontario ideale per noi – precisa il farmacista cantonale – perché capisce subito cosa vuol dire fare una sperimentazione. Fa i test perché quella busta di 1.000 franchi gli serve per lo scooter o per farsi una vacanza».
Antidepressivi, antidiabetici e Viagra generico, questi i farmaci che vengono testati.