Con le nuove carpule SCHOTT BR (Breakage Resistant) resistenti a rottura, i farmaci particolarmente costosi o altamente tossici possono essere trattati, trasportati e somministrati in modo sicuro – anche in ambienti “a rischio”. SCHOTT ha sviluppato una carpula di vetro rinforzata con trattamento chimico che risulta fino a tre volte più resistente alla rottura. Il nuovo prodotto SCHOTT chiamato “Carpula BR (Breakage Resistant)” è progettato specificatamente per offrire massima protezione per i farmaci particolarmente costosi o altamente tossici e per le medicazioni che devono essere applicate in ambienti “a rischio” in cui non è ammesso malfunzionamento. L’azienda offrirà le sue carpule chimicamente rinforzate sia in dimensioni standard sia specificatamente studiate e realizzate per il cliente. Tali carpule possono essere utilizzate negli auto-iniettori, nei dispositivi ad iniezione senza ago e nei sistemi a penna e pompe. “Vi sono, infatti, delle situazioni in cui il packaging resistente alla rottura può fare la differenza. Qualche volta anche in situazioni limite tra la vita e la morte, quando per esempio il packaging resistente alla rottura viene utilizzato in zone di guerra o in situazioni di calamità naturali” – spiega Andrea Wesp Product Manager di SCHOTT. ”Le aziende farmaceutiche sono estremamente interessate ad avere carpule resistenti alla rottura per l’immagazzinamento di farmaci particolarmente costosi o altamente tossici” – continua Wesp. “In questi casi devono essere prese le massime misure di sicurezza per proteggere i lavoratori durante la produzione e il confezionamento di queste sostanze. Lo stesso vale durante il trasporto del farmaco e quando questo viene somministrato al paziente”. Per trovare una soluzione a questo tipo di situazioni, SCHOTT ha sviluppato le “Carpule BR (Breakage Resistant)” resistenti alla rottura. Due importanti aspetti sono stati particolarmente valutati: “Abbiamo voluto mantenere le dimensioni geometriche originali per fare in modo che le nuove carpule potessero continuare ad adattarsi ai sistemi penna standard – dichiara Wesp. Rendere semplicemente più spesse le pareti non era la giusta soluzione da adottare. “L’indurimento chimico del vetro ha dimostrato di essere una valida alternativa, senza pregiudicare l’integrità del farmaco” – aggiunge Wesp. L’obiettivo era quello di evitare una reazione indesiderata tra la superficie del vetro e il suo contenuto, cosa che avrebbe potuto compromettere l’efficacia del farmaco. La risposta è stata quella di sviluppare ulteriormente il processo di indurimento del vetro che per molti anni ha rappresentato lo standard di settore. Questi sforzi si sono dimostrati efficaci nel laboratorio di sviluppo degli Stati Uniti in Pennsylvania, dove i ricercatori SCHOTT hanno ottimizzato un collaudato processo di scambio ionico per l’utilizzo nel settore farmaceutico.Durante questo processo le carpule vengono bagnate in una soluzione di nitrato di potassio, per cui gli ioni di sodio nello strato superficiale si scambiano con gli ioni di potassio provenienti dalla soluzione. Ciò produce una forza di compressione nello strato superficiale del vetro senza aumentare il rischio di extractables and leachables (E&L).I test hanno dimostrato che le carpule indurite in questo modo sono tre volte più resistenti alle sollecitazioni meccaniche. Le “Carpule SCHOTT BR (Breakage Resistant)” resistenti alla rottura sono disponibili in dimensioni standard e formati su misura. Sono realizzate con il tubo di vetro di alta qualità FIOLAX® che è il materiale di partenza ideale per la produzione della carpula, grazie alla sua elevata stabilità chimica e alle dimensioni geometriche accurate .
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