«I disoccupati si sostentano non si umiliano»
«Il contributo di solidarietà per i farmacisti disoccupati va eliminato e non aumentato a sette anni». Così Ivan Giuseppe Ruggiero delegato regionale Mnlf e Culpi, rappresentante delle Libere Parafarmacie Campane, manager del settore farmaceutico.
E ancora: «E’ Possibile che non si capisca che chi è disoccupato, non lo è per hobby? Mettere una tassa sulle teste di questi colleghi è mortificante oltre che, a mio avviso, anticostituzionale. Si tratta di una tassa persa, inutile addirittura ai fini pensionistici. Obbliga i farmacisti che si ritrovano a pagarla a cancellarsi dall’albo. Basta controllare la situazione degli ordini professionali: se ne verificassimo l’andamento, ci accorgeremmo della costante perdita di iscritti e del crescente aumento di cancellazione. Tutto questo per il “Contributo di Solidarietà”, Ma solidarietà a chi?»
Così chiude: «La solidarietà la dovrebbero avere i signori dell’Enpaf, verso i colleghi farmacisti disoccupati che non trovano lavoro e che non hanno la possibilità di pagare nulla. Chi non ha un lavoro ha bisogno di sostegno non di umiliazioni. E’ la tassa della vergogna».