Ddl concorrenza: emendamenti il 18 dicembre, voto verso slittamento

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E’ stato fissato a venerdì prossimo, 18 dicembre, il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl concorrenza in vista del voto da parte della commissione Industria. E’ quanto deciso ieri dal gruppo di lavoro del Senato al termine dell’ultima audizione in agenda, che ha visto l’intervento di alcuni operatori del settore taxi. Lo slittamento della scaletta (originariamente si stimava di raccogliere gli emendamenti entro l’8 dicembre) rende improbabile che l’Industria riesca a votare il ddl prima della pausa natalizia, anche perché all’appello mancano ancora i pareri consultivi di diverse altre Commissioni: tra le altre l’Igiene e sanità, che neanche ha avviato l’esame del testo, poi Finanze e Lavoro.

Intanto, ieri a Roma, Conad e Fnpi hanno tentato un’altra “spallata” pro-deregulation al ddl concorrenza con un incontro pubblico che avrebbe dovuto fare il punto sulle liberalizzazioni. Il condizionale è dovuto perché di fatto gli organizzatori – delusi forse da una platea numericamente inferiore alle attese – hanno passato gran parte del tempo a parlar male delle farmacie («Dicono di essere le uniche a poter “dispensare salute”, ma si guardino le loro vetrine» ha detto l’ad di Conad, Francesco Pugliese) e ovviamente di Federfarma («C’è un’intera classe politica influenzata dalla lobby più palese e più forte d’Italia» ha affermato Davide Gullotta, presidente della Fnpi).

Originalità zero anche nelle argomentazioni messe sul tavolo da gdo e parafarmacie per cercare di dimostrare “l’imprescindibilità” della deregulation dei farmaci con ricetta: ripresentate le solite cifre («500 milioni di euro di risparmi per le famiglie, 5mila nuovi posti di lavoro e 700 milioni di investimenti»), già smentite da Federfarma con dati provenienti da fonti al di sopra di ogni sospetto. Dai quali risulta evidente che la liberalizzazione degli Otc non ha portato agli italiani alcun reale risparmio.

Nella lista dei “déjà vu”, poi, si può inserire anche l’annunciodella deputata di Scelta Civica Adriana Galgano, che ha promesso di riproporre in Senato l’ennesimo emendamento (finora bocciati tutti i precedenti) per l’uscita della fascia C. «Noto che si sta “delistando” il confronto dialettico al livello della zuffa verbale» commenta la presidente di Federfarma, Annarosa Racca «ricordo soltanto che le leggi le fa il Parlamento, tutti abbiamo avuto modo di presentare a Camera e Senato i nostri argomenti».

fonte: FEDERFARMA

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