Ammonta a 3,6 miliardi di euro la spesa per i dispositivi medici sostenuta nel 2014 dal Ssn. In termini percentuali significa un’incidenza del 5,2% sulla spesa sanitaria complessiva, per un aumento dell’1,9% rispetto all’anno precedente e uno sfondamento del 4,4% sul tetto. Sono alcuni dei dati che emergono dall’ultim oRapporto annuale sui Dispositivi medici, curato dal ministero della Salute e presentato ieri a Roma nella cornice della Conferenza nazionale dei Dispositivi medici. Al 31 dicembre del 2014, si legge nella pubblicazione, sono 668.811 i dispositivi medici e 10.773 i fabbricanti registrati nel sistema, con un incremento rispetto alla stessa data del 2013 di oltre 120.000 e 1.200 unità rispettivamente.
La spesa, in particolare, risulta particolarmente polarizzata: le prime quattro categorie Cnd coprono il 54% dei consumi, con i dispositivi protesici impiantabili e prodotti per osteosintesi sul gradino più alto della classifica (22,3% della spesa); seguono i dispositivi per l’apparato cardiocircolatorio (12,7%), i dispositivi impiantabili attivi (10,8%) e i dispositivi da somministrazione, prelievo e raccolta (9,1%). A livello regionale, soltanto Lombardia, Campania e Calabria hanno rispettato il tetto di spesa per il 2014.
fonte: federfarma