Sono una farmacista rurale che ha partecipato al concorso straordinario in Sardegna. A luglio è stata pubblicata la graduatoria provvisoria che sarebbe dovuta diventare definitiva a gennaio, ho chiamato in Regione Sardegna per sapere a che punto erano e mi è stato risposto che è stato interpellato il ministero perché la piattaforma si ferma a 35 punti di carriera mentre con questa sentenza si può sforare.
Mi chiedo perché una sentenza dove si partecipava in forma singola dove il ricorso poteva avere una ragione e cioè che non è giusto che una farmacista con 13 anni di carriera in farmacia rurale abbia lo stesso punteggio di una con 20 anni di carriera, anche se secondo me il vantaggio è proprio questo che già con 13 anni si raggiunge il massimo e poi questo vantaggio va via via assottigliandosi, anche perché se i soli farmacisti rurali possono arrivare a 41,5 punti un dipendente non potrà mai competere in un concorso.
Valutazioni che evidentemente non sono state fatte.
Il punto non è questo ma il fatto che nel concorso straordinario si sommavano i punti sino al raggiungimento dei 35 che adesso verrà spostato a 41,5 che la maggior parte delle associazioni raggiungerà per cui non cambierà granché se non quello di ritardare ulteriormente le aperture.
Le uniche associazioni a cui cambierà qualcosa sono quelle fatte da giovani farmaciste la cui somma raggiunge appena i 35 punti o perlomeno non i 41,5 che scenderanno di posizione ma che a loro volta potranno fare ricorso perché le sono state cambiate le regole durante il concorso perché avrebbero fatto associazioni diverse se l’avessero saputo per tempo.
Credo che l’intento sia quello di annullare questo concorso, altrimenti si sarebbe agito diversamente, perché ripeto i due concorsi hanno regole e contesto completamente diversi quindi trovo sia solo una scusa quella della sentenza.
Il problema è che molti avevano fatto affidamento, c è gente che ha preso mutui per il locale, chi si è già licenziata, chi sta già percependo il tfr, io che non ho rinunciato alla titolarità della mia farmacia di 130 abitanti rimettendoci sia in termini economici che di salute.
Quelli da cui dipende questo concorso non si rendono conto che stanno giocando con la vita delle persone?
Ma quello più strano è che nessuno si ribella, credo dovremo unirci perché sino a quando stiamo zitti qui si continua a fare come vogliono, intanto siamo noi che stiamo male. Scusate lo sfogo, ma il disgusto è troppo.