Sul dossier farmaceutico, ossia la sezione del Fascicolo sanitario elettronico in cui sono registrati i medicinali con e senza ricetta consumati dall’assistito, devono ancora essere emanati ulteriori decreti attuativi, che consentiranno alle farmacie di usare estesamente lo strumento per farmacovigilanza e monitoraggio delle terapie. E’ quanto ha assicurato a Federfarma il ministero della Salute in un incontro organizzato ieri al dicastero, presente per il sindacato titolari il segretario nazionale Alfonso Misasi.
Il colloquio era stato chiesto dalla Federazione ai primi di dicembre, a pochi giorni dall’uscita del dpcm 178/2015 e del Regolamento operativo sul Fse. Come si ricorderà, il disciplinare che lo accompagnava escludeva a sorpresa i farmacisti dall’accesso al dossier farmaceutico: vietati inserimento dati e successivi aggiornamenti, le farmacie avrebbero potuto soltanto visionare i consumi originati dalle ricette dei medici, gli unici autorizzati ad “alimentare” il dossier del paziente. Un bel passo indietro rispetto al dettato della legge 98/2013, che aveva introdotto il dossier proprio «per favorire la qualità, il monitoraggio, l’appropriatezza nella dispensazione e l’aderenza alla terapia» e per questo ne delegava l’aggiornamento alla «farmacia che effettua la dispensazione».
Soddisfacenti, quindi, le rassicurazioni ricevute ieri da Federfarma: quel Regolamento, hanno spiegato i funzionari del Ministero, è soltanto il primo di una serie di provvedimenti che devono mettere a regime il Fascicolo sanitario elettronico; nei prossimi, verranno rivisti modalità di impiego e livelli di accesso dei database e gli interventi verranno concertati con Federfarma in modo da adeguare le caratteristiche del dossier alle modalità di lavoro della farmacia.
fonte: FEDERFARMA