Congresso biennale dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e disordini immunologici WAidid (World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders).
Due poster basati sulla revisione della letteratura e redatti da un gruppo di esperti europei e di Sanofi Pasteur MSD hanno evidenziato il burden delle malattie prevenibili da vaccino negli anziani in Europa dovuto al calo delle coperture vaccinali e alle differenze nelle raccomandazioni di vaccinazione per gli anziani in Europa.
“A fronte di malattie prevenibili da vaccino ormai ben controllate nella popolazione pediatrica, un numero molto maggiore di casi di malattie prevenibili con le vaccinazioni si verificano negli anziani, in particolare dal momento che la dimensione di questa popolazione continua ad aumentare”, ha osservato la Prof.ssa Susanna Esposito, Presidente di WAidid. “E ‘importante capire che i vaccini non sono solo per i bambini e che la vaccinazione dovrebbe essere considerata una componente chiave di prevenzione di routine per preservare la salute dei nostri anziani”, ha concluso.
Con una popolazione europea che invecchia, la vaccinazione è una componente fondamentale delle strategie preventive per ridurre l’onere delle malattie e salvare vite umane. Essa mira, inoltre, a prevenire gravi complicanze e il loro impatto negativo sul declino funzionale legato all’età, che potrebbero portare alla perdita di autonomia.
Diversi vaccini sono raccomandati in tutta Europa per gli anziani, perlopiù nella popolazione dai 65 anni in su, per proteggerli contro malattie come l’influenza, le malattie da pneumococco, pertosse, Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant’Antonio, tenuto conto della loro maggiore vulnerabilità a causa del naturale declino del sistema immunitario dovuto all’età (la cosiddetta “immunosenescenza”).
“Negli anziani, alcune malattie infettive come l’influenza, le malattie da pneumococco o l’Herpes Zoster possono avere un esito peggiore rispetto alla popolazione più giovane, esito che conduce in alcuni casi a una cascata di eventi e a un declino dello stato funzionale”, ha dichiarato il Dott. Gaetan Gavazzi, Policlinico Universitario di Grenoble. “L’insorgenza di queste malattie negli anziani può essere l’inizio di perdita di autonomia, eppure tutto questo potrebbe essere evitato grazie alla vaccinazione”, ha aggiunto.
In confronto alle coperture vaccinali dell’infanzia (più del 90% nei bambini di un anno di età che hanno ricevuto le vaccinazioni raccomandate a livello nazionale contro difterite, tetano e pertosse (DTaP) e contro il morbillo, le coperture vaccinali negli anziani sono di gran lunga inferiori negli stessi Paesi europei.
Ad esempio, nonostante l’obiettivo ufficiale raccomandato dall’OMS e dal Consiglio dell’Unione Europea relativo alla copertura vaccinale contro l’influenza sia del 75%, solo 2 Paesi (Paesi Bassi e Regno Unito) sono riusciti a raggiungerlo.
Nel 2012-13, la copertura vaccinale per l’influenza negli anziani varia dall’1% al 77% (con una media del 45%) in 24 Paesi europei1 e, negli ultimi anni, essa è in calo a livello globale in tutta Europa.
Esclusivamente dedicata ai vaccini in Europa, partner della Sanità Pubblica, Sanofi Pasteur MSD è completamente dedicata alla salute dei cittadini europei e alla sostenibilità dei sistemi sanitari. Questo studio dimostra che i vaccini hanno un ruolo chiave nelle strategie di invecchiamento in buona salute. Oltre alla significativa riduzione della spesa sanitaria strettamente legata alla salute e alla qualità della vita quotidiana, esso sottolinea anche la necessità di migliori programmi di vaccinazione per gli anziani in Europa per garantire lo stesso successo dei risultati ottenuti per le vaccinazioni pediatriche.