Presidente AIFA Melazzini: “Il malato raro è una risorsa e non un costo”

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“AIFA è impegnata a garantire accesso rapido ai nuovi farmaci e punta all’empowerment del paziente per coinvolgerlo ancora di più nel processo regolatorio e nella ricerca clinica”

Il malato è una risorsa per il sistema sanitario e non un costo. Mi riferisco a un malato “esperto”, che porta con sé un patrimonio di conoscenze e di esperienza della malattia e lo mette a disposizione delle Istituzioni, delle Autorità regolatorie, della ricerca clinica”. Ad affermarlo il Presidente dell’AIFA, Mario Melazzini, che ha partecipato alla “Giornata delle Malattie Rare” svolta all’Istituto Superiore di Sanità.

Sono lieto di prendere parte a questo incontro, non solo come presidente di AIFA, ma anche come paziente e familiare di pazienti – ha sottolineato Melazzini – L’AIFA è attenta alla voce dei malati ed è impegnata a promuoverne l’empowerment, per coinvolgerli, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, all’interno del percorso decisionale che riguarda l’approvazione di nuovi farmaci orfani, ma anche nelle sperimentazioni cliniche. Nei prossimi anni, infatti, con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo, i trial clinici richiederanno una presenza sempre più qualificata e attiva da parte dei malati. Pazienti e associazioni saranno più coinvolti e protagonisti di un percorso di piena integrazione e non di mero assistenzialismo”.

L’Italia è un Paese che mostra grande attenzione e sensibilità nei riguardi dei malati affetti da patologie rare – ha aggiunto il Presidente dell’AIFA – come dimostrano i tempi accelerati per la negoziazione e i percorsi agevolati che consentono di accedere ai farmaci orfani, in particolari condizioni, anche prima dell’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) (fondo AIFA, uso compassionevole, ex Legge Di Bella), e ancora le tutele economiche per i titolari di AIC di medicinali orfani”.

Un obiettivo prioritario del mio mandato in AIFA – ha concluso Melazzini – è il rilancio della ricerca indipendente, con un’attenzione fondamentale ai farmaci per le patologie rare”.

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