I casi di allergia sono aumentati in modo esponenziale negli ultimi 50 anni: si stima che tra il 20% e 30% della popolazione dei paesi industrializzati soffra di questi disturbi, con fastidi crescenti man mano che si avvicina la primavera. Chi soffre di allergie non trova tregua nemmeno d’inverno: bastano pochi raggi di sole perché la diffusione di polline, per esempio di nocciolo, ontano e pioppo raggiunga livelli altissimi e, soprattutto chi vive e lavora in città, corre rischi ancora maggiori in quanto le polveri sottili possono traghettare gli allergeni più in profondità fino a raggiungere i bronchioli. Le forme allergiche sono una malattia del Sistema Immunitario che può coinvolgere vari organi e/o apparati – apparato respiratorio e digerente, occhi, pelle, vasi sanguigni, ecc. – e che si manifesta con sintomatologia differente: starnuti, ostruzione nasale, iperlacrimazione, prurito, tosse, diarrea, ecc. Perché si diventa allergici? Secondo gli studi più accreditati, alla base delle allergie ci sarebbero concause sia congenite che acquisite: prima di tutto la predisposizione genetica, in quanto la probabilità di sviluppare un’allergia quando nessuno dei genitori è allergico è pari al 15% ma sale al 50% se uno dei genitori è allergico, e arriva fino all’80% se entrambi i genitori sono allergici; fra le cause acquisite figurano invece un’aumentata presenza di allergeni nell’ambiente – dovuta all’inquinamento ambientale, alla diffusione di cibi industriali sempre più raffinati, allo svezzamento precoce, e così via. Ma queste sono “concause”: la vera, intima “causa” dell’allergia è l’alterazione dell’equilibrio del Sistema Immunitario: è come se nel soggetto allergico il Sistema Immunitario fosse “impazzito”, incapace di distinguere ciò che è realmente nocivo da ciò che non lo è, e questa alterazione è dovuta ad uno squilibrio fra le cellule immunitarie. Già nel dicembre 2009, la prestigiosa rivista scientifica Pulmonary Pharmacology & Therapeutics1 pubblicò i risultati di un lavoro condotto dai ricercatori italiani dell’Università degli Studi di Milano, sull’uso di particolari molecole biologiche chiamate Citochine allo scopo di riequilibrare l’alterazione del Sistema Immunitario, quella che gli Allergologi definisco il “peccato originale” del paziente allergico. Il lavoro dimostrò come precisi bassi dosaggi di queste Citochine – preparate sotto forma di farmaci low dose grazie all’innovativa tecnica farmaceutica denominata SKA (Sequential Kinetic Activation) – riuscissero a ribilanciare il Sistema Immunitario riportandolo alle condizioni fisiologiche l’alterazione all’origine delle allergie. La farmacologia tradizionale offre eccellenti strumenti terapeutici da cui – soprattutto nelle forme acute e iper-acute – non si può prescindere, ma anche la medicina di origine biologico-naturale ha dimostrato essere un valido aiuto, correggendo quel difetto in parte costituzionale, in parte determinato dall’ambiente, che ha portato il Sistema Immunitario del soggetto allergico a essere sbilanciato e a rispondere in maniera anomala nei confronti di sostanze normalmente innocue. GUNA propone in Italia alcuni prodotti di supporto per le patologie allergiche: Ovix, disponibile sia come integratore alimentare in compresse, sia sotto forma di crema, è a base di estratti di uova di quaglia giapponese. Derivate da un’antica tradizione giapponese la cui efficacia è stata confermata dalla ricerca scientifica2 , le Coturnix japonica varietà B-mina sono infatti in grado di ridurre l’insorgenza di sintomi allergici, limitandone l’intensità, e sono utilissimi quindi anche quando la sintomatologia è ormai in atto.