Parafarmacie, sanatoria o farmacista "out" dall'esercizio: «E' nato l'ufficio COMPLICAZIONE COSE SEMPLICI». Del dottor Matteo Branca

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  1. Nel resto del mondo ci sono:
    1)farmacie con farmacisti laureati in cui si comprano farmaci fascia c ..mutuabili e senza obbligo di ricetta
    2) negozi ..supermercati…tabacchini…giornalai…in cui si prendono farmaci senza ricetta e senza farmacista
    In Italia si è creato qualcosa che nel resto del mondo non esiste. E non esiste perchè non è necessario..non serve a nessuno!!
    Nel resto del mondo se voglio un moment lo prendo nel negozio sotto casa senza farmacista…magari me lo vende uno che non parla neanche bene la lingua di quel paese.

  2. Queste dichiarazioni “terroristiche” servono solo per buttare benzina sul fuoco.
    Non hanno nessun senso, nè nessuna possibilità di attuazione.
    Il tentativo di togliere il Farmacista dalle Parafarmacie, per di più retroattivo, verrebbe bocciato
    da qualunque tribunale del mondo, “perfino” da quelli italiani, che per giustizia non brillano.
    Tentativo impossibile da applicare, anche materialmente.
    Che fine farebbero i medicinali delle MIGLIAIA di Parafarmacie italiane, non più da loro vendibili, insieme a tutti i farmaci veterinari ed i prodotti e attrezzature galeniche?
    Da chi verrebbero rimborsati?
    E la quota Enpaf? Quella quota tanto cara, per la quale nessuno osa NON equiparare il Farmacista titolare dal Farmacista di Parafarmacia?
    Ovvio che non sarebbe più dovuta!
    Infine, questo governo non è eterno, e i segnali che arrivano non sono certo di “bel tempo” per il nostro caro Matteo di Rignano, che evidentemente ha tirato un po’ troppo la corda.
    In quanto ai suoi amici e colleghi NCD, i più grandi sostenitori delle lobby, già oggi faticano ad arrivare al quorum, figuriamoci domani.

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