La bolletta o la multa la puoi pagare in farmacia.
Il progetto lanciato a Pharmevolution 2016 sta facendo storcere il naso a tanti. L’idea è quella di fidelizzare il paziente-cliente mettendogli a disposizione il pos della farmacia per operare tali pagamenti. A presentarlo a Catania e a parlarne è stato, per primo il vicepresidente Federfarma nazionale e presidente Federfarma Catania, Gioacchino Nicolosi: «Farmacia 4.0, parte la nuova sfida. L’obiettivo è risolvere le difficoltà dei nostri pazienti fornendo loro quanti più servizi siano nelle nostre possibilità».
Non tutti i rappresentanti di Federfarma, tuttavia, sono d’accordo. In una brevissima dichiarazione, Vittorio Contarina, presidente Federfarma Roma (leader del fronte del No per il gestionale unico che ha portato alle dimissioni di Gianni Petrosillo) fa sapere: «Assolutamente contrario».
Due sole parole che dicono tantissimo e che soprattutto fanno eco alle dichiarazioni di Roberto Tobia di federfarma Palermo.
Ai dissapori interni di Federfarma si aggiungono le fortissime perplessità della Fofi: «Il concetto di farmacia dei servizi è stato confuso con la possibilità di rendere servizi in farmacia». Sono le parole di Maurizio Pace, segretario FOFI che continua: «Operiamo da dieci anni per affermare che la farmacia sia un presidio sanitario, non un negozio dove c’è “anche” il Pos. Cosa dovrebbero pensare gli studenti dei dipartimenti di farmacia? Che si stanno laureando per poter far pagare le bollette? E’ l’esatto opposto di quanto richiede la tutela del cittadino».