Ehi tu, FEDERFARMA, ma che ti succede?

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Fedefarma, ma che ti succede?

Nel giro di tre mesi la struttura portante della federazione dei farmacisti italiani ha perso appeal, pezzi per strada e molto probabilmente la leadership interna. Tre fattori che ne stanno decretando un irrefrenabile declino esterno.

Ultimo atto la relazione della presidente Annarosa Racca, ancora al vaglio della lettura e avvolta dai misteri. Misteri sollevati da Vittorio Contarina in primis, presidente della sezione capitolina e artefice, nell’ultimo periodo di numerosi contrasti con i vertici sindacali.

Tutto inizia a luglio quando, durante l’assemblea dei presidenti provinciali e regionali, viene presentato il progetto di software house unica e, non senza clamore, bocciato dalla quasi totalità dei votanti.

E’ un vero e proprio tsunami.

Passano ventiquattro ore e si dimette il segretario di Federfarma Lombardia e Promofarma, Gianni Petrosillo (in pratica braccio destro della Racca per otto anni).

Dieci giorni dopo va via anche Andrea Braguti, tesoriere della federazione.

Insomma una estate nel caos, e a maggio 2017 le votazioni.

Le quotazioni della Racca sono in picchiata, quasi in caduta libera dopo la presentazione durante Pharmevolution della “bolletta in farmacia”. Una clamorosa autorete, quasi a prestare il fianco alle critiche in primis di una buona parte di Federfarma, Tobia e Contarina su tutti, e poi della Fofi che addirittura sentenzia: «Si è travisato il significato della farmacia dei servizi facendolo passare per “servizi in farmacia”». Un altro macigno.

La difesa della Racca c’è e si fa sentire: «E’ clima da campagna elettorale, ci siamo abituati», ma il risultato tarda a cambiare.

Insomma le ultime notti di AnnaRosa Racca alla presidenza del sindacato farmacistico sono state letteralmente insonni. E forse è dire anche poco.

Ma davvero si parte da questi tre mesi per il declino?

O forse l’avallo al capitale ha destabilizzato i già evidentemente precari equilibri di una categoria che da anni è messa all’angolo e si è resa conto di contare davvero poco nella catena alimentare di politica, sanità e assistenza?

Il nostro ruolo è quello di riportare i fatti e di fare domande.

Attendiamo risposte.

Ralph Coluccino

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