La Sala della Conferenza delle Regioni intitolata a Marcello Mochi Onori

0
588

I lavori della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell’11 gennaio sono stati preceduti dalla cerimonia di titolazione della Sala in cui si svolgono le riunioni dei presidenti delle Regioni a Marcello Mochi Onori, Segretario Generale dal 1985 al 4 ottobre 2017, data della sua scomparsa.  La figura e il ruolo istituzionale di Marcello Mochi Onori sono stati ricordati da Stefano Bonaccini (Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome), Marina Principe (Segretario Generale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome), Sergio Chiamparino (Presidente della Regione Piemonte, Presidente della Conferenza delle Regioni dal 31 luglio 2014 al 17 dicembre 2015), Enzo Ghigo (Senatore nella XVI legislatura, presidente della Regione Piemonte e Presidente della Conferenza delle Regioni dal 2000 al 17 dicembre 2005, attualmente è Presidente della Lega del ciclismo professionistico) e Gianclaudio Bressa (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e presidente della Conferenza Stato-Regioni). Alla cerimonia hanno anche partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Angelo Rughetti, il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo, i Segretari dell’Anci, dell’Upi, delle Assemblee legislative regionali, della Conferenza Stato-Regioni e numerosi presidenti, vicepresidenti ed assessori regionali.

“Questa Sala – ricorda Marina Principe, Segretario generale della Conferenza delle Regioni – è stata testimone di tante vittorie, anche di qualche sconfitta e di tante battaglie istituzionali. Vorrei ricordare quelle sui riparti dei fondi sanitari in cui la Conferenza delle Regioni lavorava per giornate intere fino al raggiungimento dell’obiettivo e Mochi Onori, Segretario Generale, coordinava con saggezza ed esperienza le lunghe e difficili riunioni.  L’idea di dedicare questa Sala a Marcello Mochi Onori è venuta spontanea appena un giorno dopo la sua scomparsa e sono certa che uno sguardo di passaggio su questa targa – alla porta d’ingresso principale – prima di entrare in riunione, farà tornare alla memoria con il nome non solo ricordi personali, ma anche e soprattutto i suoi preziosi insegnamenti”.

Il presidente Sergio Chiamparino ricorda “i tratti gentili, aristocratici anche nel modo di affrontare i problemi. Dava l’impressione di avere un certo distacco rispetto alla quotidianità, ma era invece la capacità di riflettere, di avere un punto di vista autonomo, di fornire un prezioso approfondimento. Aveva un forte acume critico e la capacità di affrontare le problematiche, che lui stesso aveva contribuito a mettere in agenda, con una visione autonoma e indipendente. Era una risorsa istituzionale preziosa per il lavoro che si è fatto, si fa e si farà in quest’Aula”.

Il presidente Enzo Ghigo sottolinea “di aver imparato molto dal punto di vista professionale da Marcello Mochi Onori, perché dai collaboratori si impara”, e rammenta quel “senso delle istituzioni e una cultura che ahimè che in questo periodo molte volte manca sia nel dibattito politico, che nell’azione amministrativa dei vari enti che ai vari livelli si rappresenta. Ecco Marcello aveva questa caratteristica, aveva questa capacità di mettere davanti a tutto le cose che servono al funzionamento e alle prospettive che si pongono le istituzioni, poi tutto il resto”.

Senso delle istituzioni ribadito anche dal sottosegretario Gianclaudio Bressa: “Durante i trent’anni in cui ha ricoperto il ruolo di segretario generale della Conferenza delle Regioni si è contraddistinto come un autentico servitore dello Stato. Abbiamo condiviso anni di lavoro e collaborazione intensi, durante i quali ho potuto apprezzare in particolare due tratti distintivi, la discrezione e l’autorevolezza. Ha saputo rendere semplice qualcosa che semplice non è, vale a dire il rapporto tra Stato e Regioni, principale architettura delle nostre istituzioni, interpretando con grande professionalità, il raccordo tra le più importanti istituzioni del nostro Paese.

Plaudo con commozione all’iniziativa di oggi, alla grande sensibilità dei colleghi, legati a lui da evidente stima e affetto. Un gesto che conferma l’impronta che ha lasciato all’istituzione a cui ha prestato servizio così a lungo.”

“Marcello ha servito le istituzioni, mettendosi al servizio del Paese”. Anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ricorda di Mochi Onori “il rigore, l’ironia, la grande cultura, le passioni e la competenza che metteva in tutto”.  Bonaccini aggiunge che “è innegabile che la Conferenza era anche Marcello Mochi Onori: una persona – afferma Bonaccini – che aveva nel rigore certamente i tratti del suo modo di lavorare, persona di grande cultura che però non disdegnava di parlare di qualsiasi aspetto che riguardasse anche la quotidianità o le passioni umane. Qualsiasi cosa di cui si occupasse non la considerava una banalità, serviva averne una acuta conoscenza. Sono orgoglioso di averci potuto trascorrere un tratto seppur breve della vita istituzionale, credo di poterlo dire a nome di tutti coloro che in passato ne hanno condiviso momenti belli, o difficoltà, nelle discussioni di singoli provvedimenti, ma come veniva detto, con un tratto che credo abbia aiutato ognuno di noi. Una persona che ha contributo a far diventare questo luogo importate e rispettato”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here