Diversi colleghi ci hanno segnalato la presenza di bandi per assunzione nelle Farmacie Comunali che escludono o penalizzano in varie forme i farmacisti delle parafarmacie.
Da ultimo la Servizi Farmaceutici di Brindisi Srl nell’ultimo bando per al’assunzione di un farmacista esclude gli anni di lavoro in parafarmacia.
Questo e’ un ulteriore esempio di come le contraddizioni dell’attuale normativa crei disparità ed assurdità all’interno della stessa Categoria.
Il farmacista che lavora in Parafarmacia e’ lo stesso che lavora in Farmacia, e’ perfettamente abilitato a trattare tutti i tipi di farmaci e di ricette, chi lavora in Parafarmacia non puo’ farlo non perche’ non ne ha le capacità o le qualifiche, ma semplicemente perche’ ad oggi nelle parafarmacie non si possono dispensare certe categorie di farmaci.
Ci rivolgiamo ai vertici della Fofi perche’ si lavori seriamente a risolvere le tante anomalie che in questi anni si sono ingenerate.
Chiediamo che i farmacisti di parafarmacia non siano considerati dei “figli di un Dio minore” ma possano avere uguale tutele e accesso alla professione.
Il mondo dei farmacisti, con la legge sulla concorrenza e la proprietà delle Farmacie anche a non farmacisti, presenta una realtà normativa schizofrenica, che da un lato determina vincoli e incompatibilità per gli stessi farmacisti titolari di farmacia e dall’altro permette a chiunque di essere proprietario di farmacia, senza nessun vincolo o problema di sorta.
E’ necessario ed un urgente una revisione del sistema di distribuzione del farmaco e di accesso alla professione, e’ necessario ed urgente una tutela e valorizzazione delle migliaia di farmacisti che ad oggi lavorano in parafarmacia.
Proprio dal mondo delle Farmacie comunali(le prima anche ad essere preda delle grandi multinazionali estere) sono arrivate le proposte di bandi per l’assunzione di farmacisti al ribasso. In questo contesto riteniamo che la valorizzazione e difesa della figura del farmacista, ovunque esso lavoro, sia una priorità.