Ringrazio il presidente FNPI uscente Davide Giuseppe Gullotta della sua stima e della sua amicizia, entrambe calorosamente reciproche; succedere, se il direttivo deciderà in tal senso, ad un collega del suo spessore alla guida della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane è motivo di grande orgoglio e grande responsabilità.
Lo ringrazio soprattutto dell’impegno profuso in questi anni di battaglie.
La nostra azione sindacale è sempre stata improntata alla strenua e trasparente difesa delle prerogative del farmacista operante in parafarmacia.
Innegabile è la dicotomia tra una abilitazione statale a gestire tutti i farmaci e il divieto a farlo, se non tra le mura della farmacia, che è legittimata come luogo di dispensazione, al netto di convenzione e mutua, proprio dalla presenza del farmacista stesso, e da null’altro, se non da dinamiche di sostenibilità certamente condivisibili, ma quantomeno rivisitabili nell’ottica di un ragionevole, sensato, condiviso, concertato riassetto del sistema di distribuzione del farmaco.
Non è più il tempo di singoli provvedimenti, di palliativi, di pezze messe su ponfi sintomatici di un guazzabuglio ben più ampio.
È tempo di avere, di creare un’idea chiara di quale sistema di distribuzione del farmaco vogliamo, confusionario, litigioso, dispersivo, tellurico, oppure stabile, lubrificato, efficiente, armonico.
Per raggiungere l’obiettivo è ovvio che serve la volontà di tutte le parti in causa a trovare un accordo, dai colleghi tutti fino alla Federfarma di Marco Cossolo, passando per la politica e l’Ordine di Andrea Mandelli e Luigi D’Ambrosio Lettieri, che ringrazio della disponibilità manifestata.
Insieme potremo scongiurare il rischio del ripresentarsi annoso e straziante di altre battaglie fratricide e strali politici che costeranno molto caro a tutti, condannandoci all’irrilevanza, e non porteranno beneficio a nessuno, tantomeno a quello che dovrebbe essere al centro di ogni considerazione: il cittadino/paziente.
Matteo Branca
Consigliere FNPI