Avv. Vincenzo Mauro


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13 risposte a “Avv. Vincenzo Mauro”

  1. Egregio avvocato Mauro,
    volevo chiederle in cosa consiste dal punto di vista pratico l’associazione fra farmacisti per il concorso; se conviene stipularla prima del concorso, come si deve fare per evitare rischi di capitale degli associati e se poi, in caso
    di vincita di una farmacia, la si può trasformare in società. E se possibile le chiederei tutte le questioni correlate a questo tipo di associazione.
    La ringrazio molto e Le invio cordiali saluti.
    Vania

  2. salve avvocato vorrei sapere se esistono gli elementi per poter contestare l’operato dei comuni circa l’ubicazione delle sedi farmaceutiche messe a concorso.
    La legge 24 marzo 2012, n. 27
    Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1: Misure urgenti in materia di concorrenza, liberalizzazioni e infrastrutture
    (G.U. del 24 marzo 2012, n. 71)
    art 11 cita
    Ogni comune deve avere un numero di farmacie in rapporto a quanto disposto dall’articolo 1. Al fine di assicurare una maggiore accessibilità al servizio farmaceutico, il comune, sentiti l’azienda sanitaria e l’Ordine provinciale dei farmacisti competente per territorio, identifica le zone nelle quali collocare le nuove farmacie, al fine di assicurare un’equa distribuzione sul territorio, tenendo altresì conto dell’esigenza di garantire l’accessibilità del servizio farmaceutico anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate.
    La mia interpretazione e’ che in primis si debba garantire un maggior numero di sedi,(si deve) dunque si deve mettere l’eventuale vincitore della sede nelle condizioni di poterla aprire e sopravvivere dignitosamente,ovvero con un numero minimo di utenti.Inoltre la norma prevvede che venga altresi’garantita l’accessibilita’…. non che vengano ubicate nelle aree scarsamente abitate. Ubicando le Farmacie nel deserto i Comuni stanno creando le condizioni affinche’ il quorum stabilito per legge non venga rispettato.
    La presenza di un numero minimo utenti (da valutarsi) mi pare che sia una conditio sine qua non la legge non si possa applicare. Inoltre gli Ordini provinciali e le asl che ruolo hanno? con il termine “sentite le asl ….” vuol dire che hanno voce in capitolo?
    Spero di essere riuscita ad asprimere il concetto.
    In attesa di una risposta le porgo cordiali saluti e la ringrazio anticipatamente.

  3. Buonasera miscusi volevo sapere se posso partecipare al concorso con un socio che ha già però la posizione di familiare associato in un ‘altra farmacia ( titolare la madre) e cosa succede nel caso dovessimo vincere una sede …deve lasciare la sua posizione?
    in caso di decesso di uno dei soci durante i noti 10 anni che cosa avviene alla titolarietà?
    grazie, distinti saluti
    elena loche

  4. Il periodo di tempo intercorso per arrivare alla sentenza di licenziamento non valido ed inefficace e’ valido ai fini del punteggio.Spero di essere stata chiara.grazie

  5. Gent.mo avvocato
    Ho partecipato al concorso straordinario in forma associata, ma la mia presenza nella gestione della eventuale farmacia sarebbe solo fittizia. La mia domanda è la seguente:
    pur facendo parte della società di farmacisti, potrei continuare a mantenere una propria partita IVA e stipulare contratti di collaborazione esterna in qualità di consulente con enti ospedalieri?
    Ringrazio
    Roberto

  6. Buongiorno avv.
    sono farmacista con max punti di servizio,sto per associarmi con collega senza idoneita’.Ci sono ancora dubbi in proposito?La ringrazio anticipatamente e le invio cordiali saluti.

  7. Buonasera Avv.
    sono titolare di una farmacia e oltre ad essere stato vittima di un ammanco notevole ma purtroppo non dimostrabile, riscontro ormai da parecchio tempo che una mia dipendente (part-time a tempo indeterminato da 4 anni) oltre a commettere “errori” , secondo me molto gravi, quali carico ordini incongruenti ovvero i pezzi caricati non coincidevano con pezzi in bolla almeno 2 volte su controlli a campione(c’è la sua sigla sulle bolle errate!), piano terapeutico preso in carico incompleto, più di un cliente mi ha riferito che in mia assenza oltre a chiudere prima delle 20.00( ciò si evince anche dagli scontrini con la chiusura del giorno) ha un atteggiamento tutt’altro che cortese.
    Le scrivo per chiederle se gli elementi citati sono sufficienti per un licenziamento per giusta causa, o se rischierei, in caso di impugnazione, di dover pagare non so quante mensilità.
    Grazie

  8. Salve avv,sono una farmacista che partecipa al maxiconcorso sedi farmaceutiche.Vorrei un chiarimento sul diritto di avere riconoscimento delle anni di esperienza in farmacia in uno dei stati membri della EU,che mi servono come punteggio.Sò CHE cè legge per riconoscimento in tutta la comunita,però ho ricevuto chiamata della commissione,che secome ho fato convalida della laurea in farmacia anche in Italia,non mi possono contare l’esperienza estera,che ripeto e in un paese della comunita europea,grazie…

  9. Spett.le avv. Vincenzo Mauro, mi chiamo Roberto e mi sto adoperando per aprire una Parafarmacia. Quando, tramite un ingegnere, ho presentato la pratica relativa alla D.I.A., all’ufficio tecnico non hanno avuto nulla da eccepire mentre l’ufficiale sanitario mi ha intimato a modificare le dimensioni dei servizi igienico-sanitari per poter accogliere, nell’eventualità, anche le persone con handicap. Nelle mie ricerche sulla normativa che regolamenta le caratteristiche dei servizi igienico-sanitari della farmacia, nonché della parafarmacia, non ho trovato alcuna limitazione ai requisiti di tali servizi igienico-sanitari.
    Tuttavia, essendo un ignorante in giurisprudenza, la prego di aiutarmi a capire se l’ufficiale sanitario del comune ha ragione o vuole semplicemente giocare di ostruzionismo…
    Le sarei, per tanto, molto grato se mi desse i riferimenti normativi che disciplinano le caratteristiche necessarie per i servizi igienico-sanitari di una parafarmacia.

    Fiducioso di una sua preziosa consulenza, le porgo i miei più cordiali saluti!

  10. Salve sono un farmacista e vorrei cortesemente chiedere un’informazione per chiarire un concetto. che cosa prevede la legge se un farmacista ha una condanna penale a suo carico? può essere in questo caso titolare di una farmacia? vorrei specificare che non ho nessuna particolare situazione corrente ma mi interessa chiarire questo dubbio solo per conoscenza personale dell’argomento per la mia professione. grazie distinti saluti

  11. Salve, sono un farmacista che attualmente ha un contratto co.co.pro ; vi chiedo cortesemente un’informazione sull’acquisizione della titolarità post “vincita” del concorso in Lombardia. In sostanza dovrei abbandonare il mio co.co.pro. , oppure esistono ” aperture ” alla clausola che recita che il titolare della farmacia non potrà avere in essere un contratto di lavoro dipendente ( giu’ di lì) ?? grazie anticipatamente. cordiali saluti.

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